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Nutrizione ed Informazione del consumatore al Convegno ASSICA

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PARMA – Il Convegno organizzato da ASS.I.CA. – Associazione Industriali delle Carni aderente alla Confindustria – per l’edizione 2007 di CIBUS TEC (Fiera internazionale che si tiene a Parma, dedicata alle tecnologie agro-alimentari) è incentrato sulla nutrizione e l’informazione al consumatore.

Il mondo istituzionale si sta attivando per promuovere e facilitare da parte dei consumatori l’assunzione di abitudini alimentari salutari – in attuazione alle strategie elaborate in sede di Organizzazione Mondiale della Sanità – responsabilizzando le aziende alimentari perché assumano comportamenti coerenti sia in ambito produttivo che commerciale.
In tale contesto l’informazione ai consumatori si conferma strumento privilegiato per indirizzare le scelte verso produzioni alimentari rispondenti alle moderne tendenze nutrizionali e salutistiche.
A tal riguardo – dal 1° luglio 2007 – è entrato in applicazione il regolamento CE n. 1924 del parlamento Europeo 2006, nuova disciplina comunitaria cui devono assoggettarsi tutte le comunicazioni commerciali fornite per i prodotti alimentari.

In base a queste premesse ASS.I.CA. ha deciso di dedicare un Convegno sul rapporto tra nutrizione ed informazione del consumatore, in particolare approfondendo i contenuti fortemente innovativi del Regolamento “CLAIMS” (indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui prodotti alimentari) per quanto riguarda la sua applicazione al settore dei prodotti carnei.

Il Principio sul quale si basa il Regolamento è il seguente: tutto quello non espressamente autorizzato sarà proibito. Tale situazione rappresenta l’esatto contrario di quanto successo fino ad ora dove tutto quello non espressamente proibito viene permesso con la sola condizione di non trarre in inganno il consumatore, condizione peraltro soggetta a diverse interpretazioni da parte degli Stati membri.

Per effetto del regolamento sono ammesse indicazioni atte ad evidenziare la presenza nel prodotto di componenti ‘positivi’ (vitamine, minerali, proteine), o l’assenza (ma anche il ridotto contenuto) di componenti ‘negativi’ (zuccheri, sale, grassi, in particolare grassi saturi e trans, energia). Per fare alcuni esempi, un prodotto ricco di proteine, come la carne e i suoi derivati, potrà recare la dicitura ‘fonte di proteine’, se si verificherà che queste equivalgono almeno al 12% delle calorie apportate dal prodotto. La dicitura potrà essere ‘ad alto contenuto di proteine’ se le calorie associate alle proteine saranno il 20% del totale. Così, un prodotto di carne che contenga vitamina B1 nella misura prevista potrà essere presentato come ‘fonte naturale di Vitamina B1’, distinguendosi così da quegli alimenti in cui la vitamina è aggiunta come mero integratore. Per citare un altro esempio, la maggior parte dei prodotti a base di carne potrà recare il temine “senza zucchero”.

“L’obiettivo del Regolamento è porre al centro la sicurezza e la salute del consumatore favorendone un’alimentazione sempre più consapevole, ispirata alle moderne indicazioni nutrizionali e aperta ai suggerimenti del mondo scientifico in materia di prevenzione – ha affermato il presidente di Assica, Francesco Pizzagalli. I contenuti del Regolamento sono decisamente innovativi per il nostro settore, il loro impatto tocca anche diversi aspetti di marketing. Infatti, si regolamenta l’etichetta dei prodotti che dovrà dare informazioni su almeno quattro elementi: energia, proteine, grassi e carboidrati”.