
AREZZO – Gli odontotecnici hanno chiesto a gran voce la definizione di un vero e proprio profilo professionale e a tal scopo hanno aderito alla manifestazione organizzata con Fenaodi Confartigianato che si è svolta a Roma lo scorso 21 febbraio. E la questione odontotecnica resta di rilievo per il Ministero, che già nell’ottobre scorso aveva reso possibile l’incontro fra il delegato del Ministro Livia Turco, Giampaolo Patta, e Fenaodi per discutere di rinnovamento delle figura professionale dell’odontotecnico. La professionalità dell’odontotecnico è infatti in piena fase di evoluzione. E un passo avanti in questo senso è stato fatto almeno per quanto concerne la Direttiva Comunitaria 93/42 visto che il nuovo testo che sarà discusso al nuovo Parlamento Europeo reciterà che la dichiarazione di conformità dovrà essere obbligatoriamente consegnata al paziente e dovrà recare tutti i dati del fabbricante nonché di tutti i luoghi di fabbricazione. Con tale operazione saranno tutelati gli interessi dei cittadini, che potranno conoscere il luogo di provenienza del dispositivo a loro installato e sarà anche reso visibile tutto l’enorme lavoro amministrativo che gli odontotecnici svolgono per assolvere gli adempimenti della 93/42.
La svolta in materia arriva adesso dalla Commissione per l’individuazione del profilo professionale dell’odontotecnico, istituita presso il Consiglio Superiore di Sanità con Decreto del Ministro della Salute del 6 giugno 2007, con riferimento all’art. 5, comma 3, Legge 1 febbraio 2006, n. 43, che ha espresso, a maggioranza, parere favorevole all’individuazione del profilo di odontotecnico quale professionista sanitario. Per il nuovo profilo, che si aggiungerà alle professioni sanitarie esistenti e la cui formazione è già affidata all’Università, il percorso formativo, che oggi avviene a livello di scuole di istruzione secondaria, viene affidato all’Università e, in particolare, alla Facoltà di Medicina e Chirurgia, in collaborazione con altre Facoltà.
La Commissione, nel definire le caratteristiche del profilo, ha rivolto particolare attenzione a mantenere tali caratteristiche nettamente distinte da quelle dell’odontoiatra. La Commissione è presieduta dal Prof. Franco Cuccurullo, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità ed è composta da Esperti designati dal Ministero della Salute, dalla Conferenza Permanente per i Rapporti fra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano e da Componenti Esperti del Consiglio Superiore di Sanità (elenco componenti disponibile sul sito web del Ministero della salute). Il mandato della Commissione, con potere deliberante è, secondo la norma, quello di formulare un parere tecnico-scientifico necessario per l’avvio dell’iter legislativo previsto per l’individuazione di nuove professioni in ambito sanitario, attraverso appositi accordi sanciti in sede di Conferenza Permanente per i Rapporti fra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano e recepiti con Decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri.
‘Non capisco tutto questo grande interesse per ciò che concerne la professione dell’odontotecnico – spiega Stefano Petreni il Presidente dell'Associazione Provinciale degli Odontotecnici di Confartigianato Imprese Arezzo – Ben venga una formazione culturale a livello universitario per la categoria degli odontotecnici, ma di fatto poi poca importanza ha nel rapporto con il paziente, perché da sempre ed ancora oggi , questo non è legalmente riconosciuto. Forse l’opinione pubblica non sa che la collaborazione tra studi odontoiatrici, odontotecnici e paziente, è fondamentale per la riuscita e la tutela di quei manufatti protesici individuali . Questo è sempre esistito e credo fermamente che non ci sia da parte degli odontotecnici moderni nessuna presunzione nel sovrastare la posizione dell’odontoiatra. Ognuno deve mantenere i propri ruoli professionali e legislativi, ma il rapporto tra paziente e odontotecnico è oggi indispensabile. A tal proposito, quindi, voglio con un pizzico di provocazione porre una domanda: questo limite forse non è vincolato esclusivamente per tutelare il regime fiscale negli studi odontoiatrici? Nonostante ciò l’Associazione è ben contenta del riconoscimento che viene conferito alla Categoria dell'Odontotecnico dal momento che la formazione universitaria porta ad un livello alto una Professione per tanti anni bistrattata’.