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Orchestra Popolare Multietnica di Arezzo

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Orchestra Popolare Multietnica di Arezzo

AREZZO – Tracciamo un percorso di culture e di tradizioni. Un percorso di pace e di guerra, di nomadismo e di amore per le proprie radici, che dal Nord Africa sale su per la Turchia, la Grecia, quella regione culturalmente diffusa che sono i Balcani, l’Est Europeo, e arriva fino al nostro Paese, alle coste bagnate da quello stesso Mediterraneo che unisce e allontana i popoli.
Un percorso che parte dalle antiche pietre che riconobbero le tre grandi religioni, dalla terra che venne attraversata dalla tribù unificante di Abramo e che traccia la via dei tanti tentativi di conquista da parte dell’Occidente. Oggi un percorso di nuove migrazioni.
Proviamo a pensare alle musiche che attraversano i cuori della gente di quelle terre. Proviamo a capirle. Probabilmente scopriremo che le radici non sono poi così lontane tra di loro come si crede. La cultura e le tradizioni hanno tanto in comune: i sapori, i ritmi, i suoni.
Proviamo a pensare alla drammatica necessità di fermare la spirale di guerra, di trovare una soluzione di pace giusta ed una convivenza fondata sul riconoscimento dei diritti di tutti all’esistenza, alla creatività, alla vita. Cultura e musica significano pluralità, confronto e mescolanza.

La creazione di un’orchestra popolare multietnica aretina (per adesso non è un nome… ma solo una definizione) si propone il raggiungimento di almeno tre importanti obiettivi:
– Il progetto prevede la creazione di un gruppo di lavoro che mette a lavorare fianco a fianco musicisti italiani e stranieri. Ciò porta ad un’esperienza che esprime di per sé un forte valore di integrazione e di pace. Il percorso di crescita culturale, professionale ed umana dei suoi componenti sarà inoltre trasmesso all’esterno, attraverso l’attività e le esibizioni dell’orchestra.
– Il coinvolgimento attivo di musicisti locali (italiani e stranieri), che lavorano per un periodo di 4-5 mesi alla creazione del repertorio, crea i presupposti per un forte radicamento del progetto nella nostra città.
– L’idea di stabilità leggera dell’orchestra, che ci auspichiamo la renderà attiva durante tutto l’arco dell’anno, porterà infine ad identificare Arezzo come una città aperta e pronta all’integrazione e al “meticciato” culturale.

I workshop
Quello che ha portato alla formazione dell’orchestra e alla definizione del suo repertorio, è stato prima di tutto un percorso formativo che ha visto la partecipazione ad una serie di workshop, (8 giornate suddivise in 4 week end) finalizzati alla conoscenza e all’approfondimento delle strutture di base delle musiche tradizionali delle aree del Mediterraneo, per incrociarle con la tradizione italiana ed europea e predisporre un repertorio basato sull’intreccio e la contaminazione.
Ai laboratori hanno partecipato circa 25 giovani musicisti, italiani e stranieri, residenti nel territorio del Comune di Arezzo.

Preparazione del repertorio e presentazione al pubblico dell’orchestra.
Da fine giugno e per tutto luglio 2007, stiamo lavorando alla preparazione del repertorio dell’orchestra. Sotto la direzione di Enrico Fink e Jamal Ouassini stiamo procedendo all’allestimento e alla definizione del concerto attraverso l’attuazione di un calendario di 8/12 prove. Il percorso vede la prima uscita pubblica dell’orchestra con la presentazione alla città del primo concerto dell’Orchestra, previsto l’ 8Agosto 2007 presso L’Anfiteatro Romano di Arezzo, nell’ambito del Festival Orientoccidente. I promotori si adopereranno successivamente al fine di promuovere e favorire la partecipazione dell’orchestra ad altri festival e manifestazioni musicali.
Sono già stati fissati concerti dell’orchestra il 24 agosto a Terranova Bracciolini e il 27 ottobre a Firenze nell’ambito della Festa della Creatività alla Fortezza

Orchestra multietnica di Arezzo
Direttore Enrico Fink

Percussioni Gustavo Ramsè Morales Cortès (Messico) Gianni Zito
Batteria Sandro Beoni
Basso Luca Baldini
Chitarra Alberto Patania
Oud Loai Khalil Ibrahim (Palestina)
Bouzouki Massimo Ferri
Clarinetto/fisa Gianni Micheli
Violino Mariel Tahiraj (Albania), Giulia Buonacorso, Tullia Saviotti
Violoncello Paco Mengozzi, Angeline Iorio (Madagascar)
Voce/armonium Shai Shainur (Bangladesh)
Voce Ajanta Barua (Bangladesh), Emad Shuman (Libano)
Con la collaborazione di Tito Anisuzzaman (Bangladesh)

Homeless orchestra

Batteria Zeno De Rossi
Contrabbasso Andrea La Macchia
Chiatarra/Bouzouki Massimo Ferri
Trombone Andrea Rinaldi
Tromba Francesco Masi
Clarinetto Daniela Nocentini