Home Sport Pieve-Spino nel segno di Merli

Pieve-Spino nel segno di Merli

0
Pieve-Spino nel segno di Merli

PIEVE SANTO STEFANO – Due record di manche stabiliti a distanza di poche ore: Christian Merli, trentino di Fiavè e 35 anni non ancora compiuti, è il nuovo “re” della Pieve Santo Stefano-Passo dello Spino nell’edizione che reca lo stesso numero di anni del trionfatore e che dal 1993 non ritrovava la qualifica di prova valida per il campionato italiano assoluto della montagna. Cronometro alla mano, il risultato agonistico assume un rilievo non indifferente, se si pensa che già nella prima salita lungo i 6940 metri del tracciato l’Osella Pa 21/S Honda del portacolori della Vimotorsport aveva abbassato di quasi 3 secondi il precedente “top” di 3’10”83, stabilito nel 2005 da Denny Zardo, pur correndo un serio rischio d’acchito all’uscita della “esse” dell’Acquaiola. “Sono arrivato lungo e per un attimo ho temuto di finire di traverso – ha dichiarato Merli – ma nel momento più difficile ho avuto la freddezza giusta per rimettere in traiettoria la macchina. Per il resto è andato tutto ok, grazie in primis all’azzeccata scelta delle gomme”. Nella seconda manche, poi, Merli ha rifinito l’impresa di giornata limando il primato di altri 17 centesimi e fissandolo a 3’07”69, pari a una media di 133 orari. Merito anche del secondo classificato, il campione tricolore in carica Simone Faggioli perché …”Con Simone a poco più di un secondo – aveva detto Merli con un sorriso nell’intervallo fra le due prove – c’è poco da amministrare: bisogna dare il massimo e pensare che anche il nuovo record non è servito a nulla”. Parole sagge, quelle del giovane trentino, che alla fine lascia in totale 2”84 all’Osella del 29enne toscano; e l’orgoglio del sud, dopo la vittoria di un settentrionale e la piazza d’onore di un “driver” del centro, è salvato dal siciliano Luigi Bruccoleri, peraltro dominatore fra gli Under 25, che va ad occupare il gradino più basso del podio completando il trittico delle Osella Pa 21/S motorizzate Honda. Di seguito, troviamo la Breda di Carmelo Scaramozzino, l’altra Osella del fiorentino David Baldi, la Lola Zytek di Rosario Iaquinta (il migliore nel gruppo delle Formula, grandi battute, è giunto sesto) e infine l’Osella del campione europeo Giulio Regosa, che a Pieve ha trionfato per tre volte di seguito quando la lunghezza era di 12 chilometri e mezzo. Davanti agli oltre 5000 spettatori che assiepavano il percorso in una domenica di sole e azzurra, l’edizione 2007 dello Spino è stata bella e nello stesso tempo amara per più di un “big” della specialità: prima manche fatale a Fattorini per problemi al cambio e alla Lola Mugen di Franco Cinelli, che a causa di un assetto troppo rigido si è girata su un punto un tantino avallato a poche centinaia di metri dal traguardo. Ma per i più le insidie erano celate nella già ricordata serpentina dell’Acquaiola, situata poco dopo il via e affrontata con le gomme ancora fredde. Passando agli altri raggruppamenti, si registra l’eccellente prestazione di Matteo Moratelli su Breda Bmw nell’E2, mentre la stupenda Ferrari F 550 Maranello di Pietro Nappi ha fatto il vuoto nel Gtm e l’Alfa 155 Gta di Roberto Di Giuseppe, secondo a Erice, ha messo in fila nell’E1 la Bmw di Iacoangeli, la 155 di Pandolfi, l’Audi A4 di Leonardi e la Lancia Delta di Fulvio Giuliani, che il mese scorso aveva centrato il successo nella cronoscalata trapanese. La Mitsubishi Lancer di Rudy Bicciato è la più veloce nel gruppo A, dove il beniamino locale Luca Senesi conquista il terzo posto su Citroen Saxo ma viene squalificato per irregolarità tecnica e la Bmw M3 di Roberto Chiavaroli la spunta nel gruppo N sulla Honda Civic di Romy Dall’Antonia. E’ di Bibbiena e si chiama Marco Bertelli il protagonista principale fra le E3, al volante di una Lancia Delta Evoluzione; se dunque un aretino mette le mani sulla categoria delle ex Vso, un fiorentino e un senese (i soliti noti) si aggiudicano due gruppi su tre fra le auto storiche: si tratta di Giuliano Peroni nel 2° e di Uberto Bonucci nel 3°, entrambi su Osella. Nel primo raggruppamento, infine, onore e gloria alla Ford Cortina Lotus di Antonio Mastronicola. Diverse le uscite di strada: i piloti Samuele Donnini, pievano e Filippo Caliceti, bolognese, sono stati trasportati in ospedale per accertamenti, anche se le loro condizioni non destavano alcuna preoccupazione. Particolarmente spettacolare il ribaltamento all’ultima curva della Peugeot 106 di Donnini.