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Play – Arezzo Art Festival

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Play – Arezzo Art Festival

AREZZO – "Non riusciamo mai a chiudere il programma perchè ogni giorno arrivano nuove richieste di artisti che vogliono prendere parte alla kermesse", con queste parole Giovanni Tafuro, direttore artistico insieme a Nicola Zaccardi di Play – Arezzo Art Festival, svela il perchè di un cartellone ancora in fieri, un continuo aggiungersi di nomi che pare non trovare ancora la parola "fine".
E a dimostrazione di questo, nella conferenza stampa di questa mattina il nucleo organizzatore del Festival ha svelato altre importanti novità che andranno ad arricchire il già vasto parterre degli artisti, più di 70 spettacoli sono previsti fino ad oggi.

L'assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Arezzo Lucia De Robertis afferma che "il lavoro fatto dai direttori artistici, dalle associazioni coinvolte, da Comune e Provincia, è stato di altissimo livello. Scopo di questo festival è anche dare risalto agl artisti emergenti. Daremo infatti visibilità ai ragazzi vincitori dei concorsi, e avremo presto delle sorprese per loro".

D'accordo su questi punti anche l'assessore alla Cultura della provincia di Arezzo Emanuela Caroti: " Play è un festival vasto e variegato che trasformerà Arezzo in un palcoscenico diffuso. E' – prosegue – un festival interdisciplinare, che ha cercato di coinvolgere alcune associazioni del territorio e cercherà di coinvolgere tutti, più e meno giovani".

L'assessore alla Cultura del Comune di Arezzo, Camillo Brezzi, portando i saluti anche della Regione Toscana, mette in risalto l'importanza dell'azione comune fra le città di Arezzo, Pisa e Pistoia, impegnate con tre diversi progetti artistici e legate dal progetto comune di Toscana Live. "Siccome si parla sempre di campanilismo quando si parla di Toscana, in questo caso abbiamo dato una bella prova e siamo riusciti a smentire queste convinzioni".

Ma non solo gli artisti richiedono di potersi unire alla carovana del festival, ci sono anche enti che chiedono di poter contribuire al suo buon andamento, magari mettendo a disposizione una sala nella quale verrà attrezzata l'area stampa (è questo il caso della Biblioteca Comunale di Arezzo).
Il Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Caroti inoltre, ha pensato di mettere a disposizione la Sala Consiliare del Comune, di "offrirla come spazio, perchè la città intera è coinvolta nel festival. "La Sala Consiliare è la sala della città, di tutti, così come questo festival è di tutta la città".

Alcuni nuovi nomi che saranno inseriti nel programma sono stati fatti: Dacia Maraini presenterà la sua ultima opera il 5 luglio, proprio nel giorno di apertura del festival; il 6 e 7 luglio la Sala del Consiglio Comunale ospiterà due mostre reading dedicate a Umberto Saba e a Don Lorenzo Milani organizzate dalla Scuola di Narrazioni Arturo Bandini e Nausika; quella che era stata pensata come una notte bianca, si tingerà invece di verde diventando una Green Night, dal momento che Play è stato nominato supporter per il Live Earth di Al Gore, e cercherà quindi di dare il maggior risalto possibile a tematiche ambientali, organizzando incontri con esperti del settore, e ospitando un incontro promosso da Ucodep sul tema dell'acqua.

Una quattro giorno esplosiva quindi, in cui la città sarà interamente coinvolta, "Se la città deve vivere, dobbiamo vivere la città", ha detto l'assessore De Robertis,che ha anche annunciato a breve la distribuzione di materiale informativo su parcheggi, navette, orari di apertura delle attività commerciali del centro storico.