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Provincia: seduta dedicata ale variazioni di bilancio

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AREZZO – "Quando il Presidente della Provincia viene accusato pubblicamente di fare disinformazione su una questione delicata come quella dello smaltimento dei rifiuti, credo sia giusto rispondere direttamente in consiglio provinciale per confutare queste accuse". Sceglie la forma della comunicazione al consiglio il Presidente Vincenzo Ceccarelli per fare il punto della situazione sulla vicenda dello smaltimento dei rifiuti che sta animando in questi giorni il dibattito politico. "Non solo non faccio disinformazione, ma mi sono basato su dati reali e verificabili da tutti – ha affermato Ceccarelli. Parto dalla situazione delle nostre discariche per puntualizzare che la potenzialità residua di Podere Rota ad oggi è di circa un milione di metri cubi. L’utilizzo annuo è di circa 300.000 metri cubi, il che porterebbe al suo esaurimento a metà 2010, ma siccome la discarica di Case Passerini a Firenze sarà esaurita entro la fine di quest’anno e dato che la Regione può imporre lo smaltimento sugli altri impianti esistenti in Toscana, è facile dedurre che la quota destinata alla discarica di Podere Rota, al di la della nostra volontà, ne decreterà l’esaurimento a fine 2009. Del resto anche l’Assessore regionale Bramerini ha proprio in questi giorni fornito un quadro della situazione a livello toscano che conferma questo stato di cose. Voglio inoltre aggiungere che non si può pensare di risolvere il problema della smaltimento dei rifiuti con le discariche e che non è sufficiente condannarle ma auspicarne l’ampliamento; non è questo, infatti, che dice la legge nazionale alla quale, se non cambia, ci dobbiamo attenere e, inoltre, quella non è sicuramente una posizione ambientalista. Per quanto riguarda, invece, la presunta spaccatura tra Comune e Provincia io dico che, agli atti, siamo stati fino ad ora, in sintonia sulle scelte, come dimostra il fatto che a marzo l’assemblea dei Sindaci ha approvato all’unanimità la previsione di quota residua per la parte secca dei rifiuti da smaltire in 115.000 tonnellate. Quando il Sindaco di Arezzo Giuseppe Fanfani dice che bisogna cercare soluzioni alternative al raddoppio dell’impianto di San Zeno, mi trova d’accordo ed io dico di più. Se queste soluzioni alternative ci sono, e sono serie e sperimentabili, io sono per spegnere del tutto l’impianto di San Zeno e non solo per non ampliarlo. Una precisazione, infine, relativa alla situazione di Modena. Consultando il sito della Provincia di Modena chiunque può rilevare i dati di quella realtà: la raccolta differenziata è salita nel 2006 al 39,4%, rispetto al 36,8% dell’anno precedente, ed è ancora lontana dalla percentuale del 55% prevista dal loro piano provinciale di smaltimento dei rifiuti, che peraltro è analoga alla nostra. In provincia di Modena però sono aumentati notevolmente anche i rifiuti prodotti, passando da 416.000 tonnellate annue del 2005 a 430.000 nel 2006. Valuti quindi il consiglio chi fa disinformazione", ha concluso il Presidente della provincia Vincenzo Ceccarelli. Sulla sua comunicazione sono brevemente intervenuti il capogruppo di Forza Italia Leopoldo Pompili ed il Presidente del consiglio provinciale Antonio Perferi. Pompili ha detto di "rispettare la posizione del Presidente Ceccarelli perché i dati sono difficilmente confutabili. Non possiamo però negare che ci sia una divergenza di opinioni tra Comune e Provincia. Dobbiamo infine porci il problema, al di là delle posizioni politiche, della raccolta differenziata che non sta dando i risultati auspicati". Il Presidente del consiglio Perferi ha invece affermato che "il dibattito sulla stampa locale sta scivolando in un percorso di tipo ideologico, non facendo un buon servizio alle attese dei cittadini. Il consiglio provinciale sarà chiamato ad affrontare la questione, perché è un compito che gli assegna la legge, ed intanto ritengo che la commissione consiliare competente dovrebbe mettere in calendario un incontro con la dirigenza e la struttura tecnica dell’Aato". Il consiglio provinciale ha poi approvato all’unanimità il regolamento per l’accesso ai documenti amministrativi e a maggioranza alcune variazioni al bilancio ed al piano dei lavori pubblici. Si è poi passati alla fase delle interrogazioni, con il consigliere del gruppo dell’Ulivo Mauro Cantelli che ha chiesto notizie sull’ulteriore aggravamento della situazione occupazione dell’azienda Tav di Foiano, per la quale il Presidente Ceccarelli ha detto che la Provincia si sta attivando per organizzare un incontro in Prefettura come richiesto dai lavoratori che sono in stato di agitazione. Il capogruppo dell’Udc Massimiliano Lachi ha invece presentato interrogazioni sulle opere liriche di questa estate a San Giovanni Valdarno e Monte San Savino, sull’anticipazione da parte della Provincia delle spese legali ai propri dipendenti e sulla mancata manutenzione del Canale Maestro della Chiana. Il consigliere di Forza Italia Leonora Ferrotti ha rivolto un’interrogazione su un presunto caso di mobbing all’interno dell’ente mentre il capogruppo di Forza Italia Leopoldo Pompili ha presentato due interrogazioni sull’ex zuccherificio Sadam di Castiglion Fiorentino, in particolare sul futuro del personale che faceva parte degli organici dello stabilimento, e sulla Chimet, argomento sul quale il gruppo di Forza Italia ha presentato anche una mozione che sarà discussa nella prossima seduta del consiglio provinciale.