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Restauratori palestinesi e israeliani premiati in Comune

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Restauratori palestinesi e israeliani premiati in Comune

AREZZO – La sala del Consiglio comunale di Arezzo questa mattina ha ospitato i restauratori palestinesi ed israeliani che hanno partecipato al corso per la formazione di alte professionalità, promosso dal Comune di Arezzo e realizzato in collaborazione con “Formazione senza frontiere” e Ucodep.
Sei giovani e tecnici palestinesi e israeliani hanno ricevuto dall’assessore Alessandro Caporali i diplomi con i quali l’amministrazione certifica che i partecipanti hanno frequentato il corso per tutto il mese di giugno ed hanno acquisito le competenze di “formatori”, necessarie per poter insegnare ai giovani dei loro paesi le tecniche e le nozioni che hanno appreso ad Arezzo.
Particolarmente soddisfatto l’assessore Alessandro Caporali che ha dichiarato come “questo sia stato un corso di buona qualità utile a portare avanti questo progetto e la funzione della scuola Europea dei mestieri. E’ stata un’esperienza che i soci della Scuola sicuramente proseguiranno continuando la collaborazione tra palestinesi e israeliani e condividendo i percorsi educativi con la rete delle città israeliane di Haifa, Akko e Taibeth e di quelle palestinesi di Nablus, Tulkarem e Gerico.”
Infine l’assessore Caporali ha ringraziato Carla Corsi per aver partecipato alla realizzazione del progetto e per il suo proficuo lavoro finalizzato alla valorizzazione formativa e culturale di Arezzo.
Soddisfatto anche l’architetto Riccardo Stolzuoli che ha seguito, durante il corso, i sei giovani restauratori dei quali ha apprezzato “la voglia di imparare e di affinare le loro capacità e tecniche lavorative auspicando la realizzazione di altri corsi di formazione europei e non solo.”
Poche ma significative parole sono state espresse dai restauratori che “ringraziano per l’accoglienza ricevuta e per l’insegnamento delle tecniche di arredo e restauro utili agli interventi che dovranno realizzare nei siti archeologici e nei palazzi di pregio delle loro città. L’esperienza appena conclusa ha avvicinato i nostri paesi ed è un buon inizio per un cammino insieme.”