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Rifiuti: Ruscelli replica a Paolucci

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AREZZO – "E’ davvero difficile seguire il capogruppo di Rifondazione nel Consiglio Comunale di Arezzo nei suoi contorcimenti sul tema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti". Inizia con questa parole la replica di Francesco Ruscelli, capogruppo del pd-l’ulivo in Consiglio Provinciale, al comunicato diffuso oggi alla stampa da Marco Paolucci. "Nessuno ha detto che dobbiamo farci carico dei rifiuti di Firenze – spiega Ruscelli nella sua replica – ma la possibilità che una parte di questi possano in un futuro prossimo essere dirottati sulle discariche aperte nella nostra provincia, indipendentemente dalla nostra volontà, deve essere considerata alla luce del quadro che l’Assessore regionale Bramerini ha recentemente tracciato e, soprattutto, tenendo conto dei poteri che sono concessi al Presidente della Regione. In ogni caso, Paolucci usa una logica perversa, secondo la quale dovremmo chiederci perché i valdarnesi dovrebbero farsi carico dei rifiuti di Arezzo, come stanno facendo da anni; o ancora perché i tiberini si fanno carico di far bere agli aretini l’acqua di Montedoglio, e così via. Una strada sulla quale mi pare assurdo incamminarsi. Ritengo inoltre eticamente, oltre che ambientalmente, insostenibile sostenere, esplicitamente o implicitamente, la soluzione dello smaltimento in discarica dei rifiuti come soluzione ai problemi del territorio della provincia di Arezzo. Per quanto riguarda le cifre snocciolate da Paolucci, dico solo che non mi sembra un esempio di buona informazione tentare si spacciare i dati relativi ad un esperimento in corso in un quartiere di Carpi per quelli sulla raccolta differenziata a Modena. Venendo al problema sul quale si discute, ovvero se sia o meno necessario ampliare il termovalorizzatore di Arezzo, Paolucci non vuol intendere quello che andiamo dicendo da giorni, ovvero: sono i comuni, attraverso l’Ato che devono fare le scelte sulla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Mi risulta che l’assemblea dell’Ato abbia dato mandato al Consiglio di Amministrazione di valutare se sia opportuno approfondire eventuali esperienze che fino ad oggi siano sfuggite. Per cui, Paolucci porti sul tavolo dell’Ato una di queste sue supposte possibilità alternative, di cui sia dimostrabile la fattibilità concreta. Se si dimostreranno affidabili il Presidente della Provincia andrà molto più avanti di quanto lui non chieda – conclude Ruscelli – perché in quel caso saremmo noi a chiedere la chiusura dell’attuale impianto. Mi auguro quindi che la manifestazione di domani sia realmente un contributo propositivo alle tematiche della tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini e non in altro, come forse qualcuno vorrebbe".