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Riforma delle Autority

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ROMA – La revisione delle Autority in corso prevederebbe che la vigilanza sui sistemi idrici e dei rifiuti passi all’Autority dell’Energia.

Il WWF Italia chiede invece che la vigilanza dei servizi idrici rientri nella revisione della parte III del maldestro Testo Unico sull'ambiente (Dlgs.152/06 realizzato nella scorsa legislatura) e si appella al Governo per un maggior coinvolgimento e trasparenza nei lavori di revisione di questo determinante decreto ambientale.

Il WWF Italia concorda sulla necessità di una revisione delle funzioni di vigilanza dei servizi idrici, attualmente in capo al Coviri (Comitato di Vigilanza delle risorse Idriche l'organismo che redige ogni anno una relazione al Parlamento sullo stato dei servizi idrici) così come sta avvenendo nell'ambito dei lavori della Commissione di Studio, istituito dal Ministero dell'Ambiente per la revisione del Dlgs.152/06.

Risulta però preoccupante che vengano decise le funzioni di vigilanza del servizio idrico al di fuori di un quadro complessivo di riordino del governo delle acque che il Governo sta affrontando in altra sede. Si continua ad avvalorare una politica frammentaria, disomogenea e a tratti contraddittoria.
La Commissione di Studio del Ministero dell'Ambiente sta ridefinendo anche le funzioni di vigilanza e monitoraggio del servizio idrico, ed in particolare delle funzioni del COVIRI che potrebbe, infatti, ricoprire un ruolo determinante nel tutelare e garantire i diritti degli utenti attraverso la definizione di criteri e linee guida per assicurare la parità di trattamento degli utenti; nel garantire la continuità delle prestazioni dei servizi verificando periodicamente la qualità e l'efficacia delle prestazioni. Inoltre, il Coviri potrebbe garantire quell'informazione adeguata, richiesta peraltro dalla Direttiva quadro acque 2000/60/CE attraverso le relazioni aggiornate e periodiche dello stato dei servizi idrici.

Articlolo scritto da: WWF Italia