Home Attualità Economia Ripreso il dibattito su le aziende partecipate a capitale pubblico

Ripreso il dibattito su le aziende partecipate a capitale pubblico

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AREZZO – Il dibattito sul futuro delle aziende partecipate dal capitale pubblico e più direttamente impegnate nell’economia locale, è ripreso stamani. Nel corso della precedente seduta, il consigliere Polli aveva illustrato il documento della Commissione consiliare ed erano intervenuti alcuni rappresentanti del mondo economico aretino.
Il confronto è ripreso stamani con Mauro Patrussi, Presidente di Cna, che è intervenuto a nome delle associazioni del settore manifatturiero e quindi di Confindusgtria e Confartigianato. Inghirami e Donati hanno infatti sottoscritto il documento letto nell’aula consiliare da Patrussi che hasottolineato la situazione dei principali settori produttivi aretini.
Ha chiesto una vera e propria configurazione giuridica per l’Istituzione dei distretti ed ha proposto di ridefinirne la governance attraverso la costituzione di tre comitati di distretto che facciano riferimento ad oreficeria, calzature e pelle, abbigliamento. Ha quindi sottolineato la necessità di rivedere le attività in modo tale da evitare sovrapposizioni con Camera di Commercio, categorie ed altri enti. E di focalizzare il ruolo dell’IDI su monitoraggi e promozione, creazione di rapporti con altri distretti, ricerca di finanziamenti e coordinamento degli interventi sul territorio.
Sul futuro del Centro Innovazione, le categorie produttive ritengono che esso possa diventare il punto di riferimento per facilitare l’erogazione di servizi alle imprese da parte dei centri di ricerca pubblici e privati. E questo senza entrare in conflitti con soggetti privati già operanti.
Convention Bureau: l’attività convegnistica deve confluire nel Cps, una volta valutate le perdite prima dell’eventuale fusione o acquisizione.
Centro Promozione Servizi: è ancora attuale la divisione tra il patrimonio immobiliare e la gestione delle attività convegnistiche. E’ possibile prevedere un rafforzamento del ruolo della Camera di Commercio. “Qualora la natura totalmente pubblica del Cps fosse motivata da problematiche relative all’erogazione dei finanziamenti pubblici, è opportuno avviare un processo di pubblicizzazione di tale società”. Le associazioni della produzione hanno quindi dichiarato l’opportunità di concentrare all’interno del Cps le attività di gestione del settore fieristico, congressuale e promozionale.

Dopo l’intervento di Patrussi, si è sviluppato il dibattito tra i consiglieri comunali.
Baldi (Fi) ha chiesto il rinvio della seduta in seguito alla presentazione del documento delle categorie produttive. Polli (Ds) ha sottolineato una diversità tra il documenti della Commissione e delle categorie in merito alla prospettata unificazione tra la società immobiliare del Centro Affari ed il Cps.
Giorgetti (FI) ha chiesto tempo per permettere ai consiglieri di esaminare la nota delle categorie produttive. Francini (Udc) ha dichiarato che quest’ultima si differenzia dal documento della Commissione consiliare ed ha proposto un emendamento per – ha detto – “dare un’anima al documento consiliare”. Il testo dell’emendamento: “si ritiene strategico mettere al centro delle politiche di sviluppo del Comune di Arezzo la realizzazione di tutte quelle infrastrutture come ad esempio l’aeroporto, la nuova stazione ferroviaria ed il completamento della Due Mari, relative ai trasporti, alla capacità e ricettività di manifestazioni economiche e culturali, ai collegamenti con la nostra città ed al potenziamento delle reti telematiche”.
Manneschi (Città Aperta) ha sottolineato che il documento della Commissione è finalizzato alla “distensione istituzionale” ed è quindi ovviamente suscettibile di modificazioni che possono essere utili a tutti. Arcangioli (Margherita) ha affermato che si può discutere di tutto ma che, certamente, non si può lasciare la situazione così com’è adesso. “E’ bene che oggi ognuno si assuma le sue responsabilità dopo mesi di lavoro e di discussione” ed ha ribadito l’utilità di un centro unico per la promozione.
Pelini (Sdi) ha ribadito la necessità che ci sia unità d’intenti tra il Comune e le categorie economiche, definendo non solo un testo condiviso ma soprattutto una strategia che trovi il consenso di tutti i soggetti interessati. Domini (Margherita) ha affermato di non condividere le richieste di Francini mentre Tulli (Verdi) si è detto d’accordo con Manneschi ed ha ribadito la richiesta di rimandare l’atto in Commissione. Francesco Macrì (An) si è complimentato con Polli, con la Commissione e con le categorie per il lavoro svolto ed ha affermato che la razionalizzazione dei servizi legati al turismo è ormai indispensabile, anche attraverso la valorizzazione del turismo congressuale e di quello sportivo. “Adesso Arezzo non riesce ad accogliere eventi in grado di riempire alberghi e ristoranti”. Macrì ha infine sollecitato le categorie economiche alla ricomposizione per dare una nuova guida alla Camera di Commercio. Baldi (Fi) “siamo di fronte al tentativo di centralizzazione per ingessare il sistema economico aretino e soddisfare il bisogno di potere di alcuni soggetti. Si sta voltando la barra verso il peggior statalismo”. Polli (Ds) ha ringraziato tutti i colleghi della Commissione ed ha dichiarato di voler evitare che il documento della Commissione abbia un valore solo di parte. La Commissione consiliare si riunirà quindi rapidamente esaminando i contributi ed i suggerimenti emersi durante il dibattito consiliare.
La discussione è stata quindi sospesa e verrà ripresa nella prossima seduta del Consiglio del 28 novembre.