Home Attualità Sezioni dal comune allo stato: bambini ‘portati per mano’

Sezioni dal comune allo stato: bambini ‘portati per mano’

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AREZZO – “Venerdì pomeriggio incontreremo i rappresentanti dei genitori delle scuole di M. Rossi e G.Rodari – annuncia il vice Sindaco Donella Mattesini. Presenteremo un progetto rivolto ai bambini e teso a facilitare il passaggio dalle insegnanti comunali a quelle dello stato. E’ un progetto che prenderà avvio già in questo mese di marzo e proseguirà fino a dicembre. La stabilizzazione e l’ampliamento dei servizi per l’infanzia e quindi l’affermazione dei diritti dei bambini rappresentano elementi fondamentali delle nostra azione amministrativa. Il passaggio di queste sezioni allo Stato avrà quindi al centro proprio la difesa di questi diritti, anche con la disponibilità dei genitori di far parte di un gruppo di lavoro che opererà per l’”accompagnamento” dei bambini interessati”.
Ricordiamo che i bambini rimarranno negli stessi ambienti scolastici con la stessa tipologia oraria e lo stesso calendario annuale. “Comprendiamo la questione del cambio di insegnanti e faremo quanto possibile, ben al di là delle nostre competenze istituzionali, per rendere quanto più dolce possibile questo passaggio – annuncia il vice Sindaco. Appena il Ministero dell’Istruzione ci farà avere i nominativi dei nuovi insegnanti incaricati per M. Rossi e G. Rodari sarà nostra cura dare la massima collaborazione ai Dirigenti Statali al fine di facilitare il più possibile questo passaggio impegnando anche risorse comunali, sia economiche che di personale, necessarie per l’attuazione del progetto.”.
Mattesini conferma così l’orientamento iniziale dell’Amministrazione comunale, discusso e condiviso con il Provveditore Alfonso Caruso nelle settimane scorse. “Ed è importante che oggi su questa strategia si registrino significative condivisioni, l’ultima delle quali è stata del gruppo consiliare di Rifondazione La strada che abbiamo intrapreso non è ovviamente facile ma l’apporto fondamentale del Provveditorato agli studi e delle Direzioni didattiche, il consenso della maggioranza e la disponibilità dei genitori ci consentiranno di portare a compimento questo processo nell’interesse prioritario dei bambini”.