AREZZO – Dichiarazione di Prc-Se, Verdi e Pdci : "Da alcuni mesi il dibattito cittadino sulla sicurezza si é, in maniera ossessiva, impadronito dei media e di politici opportunisti, con la sola conseguenza di autoalimentare in maniera perversa la paura nel cittadino.
E' evidente che la questione della sicurezza è un elemento strategico della gestione di una città e perciò dovrebbe essere affrontato in maniera completa, competente e con profonda cautela. Ci appare perciò inappropriato prendere decisioni in completa autonomia senza coinvolgere né cittadini né maggioranza, senza far rientrare in un progetto più ampio di idea di città questa problematica.

Una seria Amministrazione pubblica dovrebbe infatti offrire tutti gli strumenti necessari al fine di risolvere tale problematica senza scadere nella più banale demagogia.

Diviene allora necessario e serio rendere pubblico il livello reale dei reati compiuti e non basarsi su superficiali e variabili percezioni; intervenire in maniera tale da tutelare sia gli interessi di coloro che il danno lo subiscono (in termini materiali o morali), ma anche avvicinandosi in un'ottica di accoglienza a coloro che vivono nella marginalità.

E' evidente che l'installazione di una telecamera in una piazza o il presidio di una pattuglia, se da una parte risolve il "problema" in quella determinata piazza, inevitabilmente lo sposterà in un'altra area,
creando in più nel cittadino un forte incremento della percezione di insicurezza, e questo è reperibile in tutta la letteratura scientifica che si occupa dell'argomento.

Non sarà certo con il coprifuoco che renderemo piu' sicura la vita dei nostri cittadini che, a quel punto si vedranno davvero costretti a chiudersi in casa per la paura di attraversare una città deserta e allora si pericolosa.

Ribadendo la nostra contrarietà a questo progetto che a nostro avviso appare ideologico e demagogico, intendiamo offrire il nostro contributo rispetto a questo delicato tema affrontandolo in maniera realistica e pragmatica.

Stiamo infatti realizzando un'indagine conoscitiva ed un insieme di proposte operative che vanno dall'utilizzo di operatori di strada a percorsi di riqualificazione sociale ed urbana partecipata, al coinvolgimento delle circoscrizioni e dei cittadini, a progetti di educazione alla legalità, al fine per creare una città in cui i cittadini siano sicuri: dal bambino che attraversa la strada al residente di Piazza San Michele."