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Sicurezza sul lavoro, Confartigianato a favore della prevenzione

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AREZZO – Il Presidente di Confartigianato Imprese Arezzo Donati alla luce del Disegno di legge delega per il riassetto delle norme sulla salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro approvata dal Consiglio dei Ministri: ‘La sicurezza non si garantisce con inutili appesantimenti burocratici’
Sono stati 1.280 i morti sul lavoro registrati dall'Inail nel 2006. È questa l' ultima stima elaborata dall'Istituto e dalla quale risulta un aumento del numero delle donne e degli extracomunitari rimasti uccisi. I dati confermano così la strage quotidiana, negli ultimi giorni la raffica di incidenti mortali ha messo ancora più in luce la questione. Dati importanti, da leggere alla luce del Disegno di legge delega per il riassetto delle norme sulla salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro approvata dal Consiglio dei Ministri.
Ma le statistiche Inail spiegano anche che il numero degli infortuni mortali aumenta per le donne: ne sono rimaste uccise 88 nel 2005 e 103 nel 2006 mentre il numero delle vittime di sesso maschile è rimasto fermo ma è molto più alto (1.177).
Da un confronto tra il 2002 e il 2006 emerge poi che cresce, in un periodo più lungo, anche il numero degli extracomunitari che registrano incidenti: salgono del 14,2% quelli mortali (anche se registrano un leggero calo nell' ultimo anno: dai 148 del 2005 ai 137 del 2006) e del 25,2% quelli non mortali. Visto per settori, Inail segnala che nel 2006 vi sarebbero stati 1.115 morti nel settore dell'industria e dei servizi, 114 nell'agricoltura e 11 nel settore dei dipendenti statali. Nel solo comparto edile, compreso nel settore industriale, vi sono stati 280 vittime.
I dati parlano di un calo nel lungo periodo degli incidenti mortali. I dati dell'Inail indicano un calo degli incidenti nel lungo periodo, dai 1.449 nel 2003 e poco meno di 1.300 nel 2006, si registra però un aumento dell'11% tra il 2005 e il 2006, con una decisa inversione di tendenza.
‘Il punto è che anche il riordino appena varato delle leggi sulla sicurezza sul lavoro non servirà a molto – dice il Presidente di Confartigianato Imprese Arezzo Giovan Battista Donati – Perché? Innanzi tutto perché moltissimi uffici dell'ispettorato hanno scarsi fondi e non ci sono soldi per una normale routine di controllo, quindi il rispetto delle leggi sulla sicurezza sono affidate al buon cuore e al buon senso’.
‘La sicurezza sul lavoro si garantisce con la prevenzione – continua Donati – non con inutili appesantimenti burocratici e con misure che penalizzano il lavoro autonomo. Non posso che esprimere un giudizio negativo sull’introduzione di un apparato sanzionatorio che rischia di essere eccessivamente penalizzante per i datori di lavoro senza peraltro risultare correlato alle loro effettiva responsabilità. Per garantire migliori condizioni di sicurezza bisogna puntare anche su formazione di imprenditori e dipendenti. La battaglia contro gli infortuni deve essere combattuta valorizzando le esperienze maturate in questi anni dalle piccole imprese che hanno garantito una consistente e costante diminuzione degli infortuni, come dimostrano le statistiche dell’Inail. Dal 1998 al 2005, infatti, gli infortuni sul lavoro nell’artigianato sono diminuiti dell’11%, a fronte di un calo del 2,4% degli infortuni per il totale dell’industria e dei servizi’.
‘Confartigianato perciò si batterà – conclude Donati – affinché nell’iter parlamentare della legge delega, vengano introdotti le modifiche necessarie e gli opportuni miglioramenti che evitino obblighi assurdi e puntino alla chiarezza e al coordinamento nel sistema dei controlli, alla prevenzione, al sostegno mirato per gli investimenti in sicurezza effettuati dalle piccole imprese’.