AREZZO – Sabato 13 ottobre, alle ore 17, si inaugura presso i locali di Palazzo Chianini Vincenzi in Via Cesalpino, la mostra delle opere di tre maestri del novecento: Giuseppe Chiari, Gualtiero Nativi, Venturino Venturi.
La mostra, curata da Claudio Francini, si protrarrà fino al 28 ottobre con il seguente orario: tutti i giorni dal martedì alla domenica dalle 10 alle ore 12.30 e dalle 16 alle 19.30 con ingresso gratuito. Lunedì chiuso.
L’intento è quello di unire questi tre grandi toscani protagonisti di livello internazionale dell’arte moderna e contemporanea. Gualtiero Nativi ha partecipato ai movimenti d’avanguardia del dopoguerra. Le sue opere figurano in importanti collezione pubbliche e private, improntate a una accanita volontà di approfondire quelle che erano state le premesse dell’Astrattismo Classico.
Giuseppe Chiari ha studiato pianoforte e composizione. La sua passione per le sette note lo ha portato a vedere lo spartito musicale non soltanto come base per l’esecuzione di un brano
sonoro, ma anche come pittura da guardare. Dal pentagramma alla… città “da suonare” è un’intuizione che porterà poi l’artista a far suonare la facciata di un palazzo aprendo e chiudendo le finestre con una cadenza ritmica, l’asfalto con le ruote della propria auto, una cancellata con un bastone.
Venturino Venturi è uno dei massimi scultori italiani, ha collaborato con i più importanti personaggi della cultura italiana e ha sempre sentito il bisogno di “penetrare colla luce nello spazio” fino a sentire il richiamo della natura insito già nel suo amore per due materiali: il legno e
le pietre, magari quelle del “suo” Ciuffenna. Da citare come vincitore del concorso di Collodi per la realizzazione del mosaico rappresentante la storia di Pinocchio, che lo ha impegnato tre anni, e come protagonista di una sala nei Musei Vaticani.