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Treno e birra: i sindaci dicono no

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Treno e birra: i sindaci dicono no
Birra

AREZZO – Treni e birra. Senza scorta di polizia, per i sindacati, l’abbinamento non funziona.
“La Lfi ha confermato anche quest’anno il servizio speciale Arezzo – Pratovecchio e ritorno in occasione della Festa della Birra che si tiene nella città casentinese – affermano i sindacati trasporti di Cgil, Cisl, Uil e Faisa. Si sono verificati, in passato, episodi spiacevoli che i dipendenti Lfi non sono disposti ad accettare nuovamente. Giovani che dopo avere abbondantemente bevuto, non riescono a mantenere, in treno, un atteggiamento corretto. Mettendo talvolta a rischio sia la propria che l’altrui incolumità”.
La soluzione? Una scorta di Polizia ferroviaria nei convogli. La Lfi l’ha chiesta a luglio. I sindacati hanno rinnovato la richiesta nei giorni scorsi alla Prefettura. “La risposta è stata negativa. Per ragioni di forma: non esiste una convenzione tra la polizia ferroviaria e la Lfi come esiste invece nel caso di Trenitalia. E per ragioni di sostanza: non ci sono organici a sufficienza per coprire il servizio. Abbiamo chiesto di ridurlo all’essenziale – ricordano i sindacati. Quindi nei viaggi di ritorno del venerdì e del sabato. Anche in questo caso abbiamo ricevuto un diniego”.
A questo punto le federazioni trasporti di Cgil, Cisl, Uil e Faisa si sono trovate costrette a chiedere alla Lfi di non effettuare il servizio straordinario in occasione della Festa della Birra. “Probabilmente verranno fatti ordini di servizi al personale – concludono i sindacati. Ma deve essere comunque chiaro a tutti che questi servizi di trasporto, in particolare quelli di ritorno, saranno a rischio: non solo per chi ha bevuto molto ma soprattutto per chi è stato moderato e di più ancora per il personale Lfi”.