Home Politica Tulli e Nicotra sulle dichiarazioni di Casini (Ato 4)

Tulli e Nicotra sulle dichiarazioni di Casini (Ato 4)

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AREZZO – Dichiarazione dei consiglieri comunali Alfio Nicotra (Prc) e Marco Tulli (Verdi): “Esprimiamo stupore e disappunto per l’utilizzo improprio di denaro pubblico per fini di parte. Con grande sorpresa infatti abbiamo letto su alcuni quotidiani un comunicato a pagamento del presidente dell’Aato 4 Dario Casini nella quale si dicono palesi falsità sulla ripubblicizzazione della risorsa idrica. Qualcuno considera “Nuove Acque” personale proprietà privata e reputa lecito spendere a piacimento i soldi del contribuente.
Noi pensiamo che si sia superato il limite della decenza. Il comportamento di Casini è in contrasto con il ruolo istituzionale che ricopre, le sue falsità a pagamento contro la ripubblicizzazione non hanno niente a che vedere con la pubblicità e la comunicazione istituzionale ma denotano una faziosità e una coda di paglia senza precedenti. Casini dovrebbe sapere che esiste l’art. 29 della convenzione che affidando a “Nuove Acque” la gestione della risorsa idrica stabilisce che entro il maggio 2008 sia possibile rescindere questo contratto e tornare ad una gestione completamente pubblica. Suo dovere istituzionale è quello di dare mandato ai tecnici dell’Ato di predisporre un quadro veritiero di ciò che succede se avviene il riscatto o se si prosegue nell’affidamento alla multinazionale francese. È solo in questo modo che i Comuni possono scegliere quale delle due strade intraprendere. Casini può avere una sua opinione, ma non può assolutamente pagare con i soldi dei contribuenti campagne di stampa basate su supposizioni campate in aria per influenzare la decisione che spetta invece alle amministrazioni comunali.
Evidentemente, Casini si vede franare il terreno sotto i piedi, perché giustamente i sindaci chiedono di decidere in base ad ipotesi chiare e non invece ad impostazioni ideologiche.
Siamo il penultimo Ato in termini d’investimenti pro capite per abitante (tra l’altro tutti sborsati dalla mano pubblica) e il primo per costo della bolletta. Questi sono i fatti incontrovertibili ai quali sindaci e consigli comunali sono chiamati a porvi rimedio. Ce lo chiede il “sovrano”, ovvero i cittadini dei comuni dall’Ato 4. Ce lo chiede anche il buonsenso.
Chiediamo comunque che le pubblicità a pagamento del dottor Casini, esprimendo opinioni personali e non istituzionali, siano pagate con i soldi privati di chi le esterna e non con quelli della collettività”.