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Turismo rurale: a piedi sulla rotta della transumanza

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Turismo rurale: a piedi sulla rotta della transumanza

AREZZO – Nasce il turismo della transumanza sulle vecchie strade dei pastori toscani. Una nuova proposta turistica che integra tradizione, ambiente e cultura in un progetto che punta a promuovere gli antichi percorsi dei transumanti, dal Casentino aretino fino alla Maremma, passando per le terre di Siena.

L’iniziativa che sarà operativa nei prossimi mesi, è stata presentata ad AgrieTour, il salone nazionale dell’agriturismo svoltosi ad Arezzo, ed è promossa dalle Province di Arezzo, Siena e Grosseto, con il coordinamento di Arsia e in collaborazione con la Regione Toscana, Toscana Promozione, le Apt, le Strade del Vino e dei Sapori, le associazioni agricole, le Comunità montane e i Comuni dei territori coinvolti.

“Le vie della transumanza”, questo il nome del progetto, che mette insieme le strade bianche utilizzate un tempo dai pastori per il trasferimento stagionale delle greggi, diventano oggi una rete per l’offerta turistica integrata e un esempio di filiera corta territoriale che va dall’allevamento dei capi all’accoglienza, con percorsi per il trekking e le passeggiate a cavallo.

<<Così come già avvenuto per le Strade del Vino o dei Sapori – spiega Maria Grazia Mammuccini, amministratore Arsia – anche le vie della transumanza, negli antichi “tratturi” dei pastori, come si chiamavano le strade bianche, riuniscono un ricco patrimonio culturale, di tradizione dei diversi territori e prodotti agroalimentari da salvaguardare. In un’ottica di aziende agricole sempre più multifunzionali, il progetto della transumanza porterà valore aggiunto alle aziende agricole e agli stessi agriturismo mettendoli in rete con il mondo della ristorazione, dell’artigianato dei territori interessati>>

Si prevede, inoltre, il recupero di una parte di quel vasto reticolo di strade secondarie, vicinali e poderali, utilizzate in passato per la transumanza per renderle fruibili e trasformarle in una nuova offerta turistica.

In Toscana sono presenti circa 550mila capi ovini, di cui proprio gran parte nelle tre province interessate all’iniziativa: Grosseto 280mila, Siena 120mila capi e Arezzo 35mila capi.

L’Arsia, con le tre Province toscane, pubblicherà nei prossimi mesi due volumi dedicati alle vie della transumanza, uno di carattere storico ed un glossario di termini tecnici della transumanza e dalla attuale pastorizia.

I percorsi saranno poi divisi in tratti da fare a piedi o a cavallo: ad esempio fra le province di Arezzo e Siena si articola per 55 km un tratto della transumanza, per una durata di 10-12 ore in due o tre tappe, con vari punti di ristoro lungo il tragitto. Il percorso parte dalla diga del Calcione, nel comune di Lucignano e arriva in località La Befa, nel comune di Buonconvento, passando dal Castello di San Gimignanello ai Bagni di Montalceto, da Belvedere a San Giovanni d’Asso. Ad AgrieTour, l’Arsia è stata presente con uno stand dedicato proprio agli antichi mestieri della transumanza, dall’impagliatura di sedie e di fiaschi, alla filatura della lana, alla tessitura per arrivare alla sartoria artigiana (con la creazione di abiti maremmani).