SAN GIULIANO (AR) – È in programma per il prossimo 19 gennaio al Circolo ACLI di San Giuliano il secondo appuntamento della serie “I venerdì del Giacco – incontri con l’autore”, promossi dallo stesso Circolo, dalla Bottega di Giacco e dal locale Comitato Genitori, e patrocinati dal Comune di Arezzo e dalla Circoscrizione di Saione.

Protagonista della serata (ora di inizio canonica alle 21:00), sarà stavolta la Giostra del Saracino: storia, notizie, curiosità, aneddoti sul torneamento più bello d’Italia.
Tutto quello che ogni aretino dovrebbe sapere sulla Giostra è stato puntigliosamente raccolto da Roberto Parnetti nel volume riccamente illustrato “E vidi correr giostra – Arezzo e la Giostra del Saracino”, pubblicato nel 2006 in edizione purtroppo fuori commercio dalla Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti.
Proprio quando si cerca giustamente di far inserire il Saracino nell’elenco delle manifestazioni tutelate dall’UNESCO, il lavoro di Parnetti approfondisce le radici storiche della giostra a buratto, le ragioni della sua ripresa nel ventesimo secolo e lo sviluppo degli ultimi decenni, arrivando a catalogare per ogni giostra nomi e punteggi dei singoli cavalieri e per ogni cavaliere numero e date delle giostre corse e nome dei cavalli montati. Un albo d’oro non solo dei vincitori, ma di tutti i partecipanti, ed una precisa catalogazione delle lance d’oro assegnate, con tanto di foto delle artistiche impugnature.
Parnetti presenterà inoltre il suo ultimo lavoro, l’ “Almanacco giostresco 2006 – giostre e tornei disputati dai cavalieri aretini”, uscito nello scorso mese di novembre per i tipi di Letizia Editore.
Parteciperà all’incontro il dr. Alessandro Boncompagni, direttore dell’Ufficio Folclore e Giostra del Comune di Arezzo.
Nello spirito dei Venerdì del Giacco, sullo schermo della sala passeranno foto spettacolari ed in più ai presenti verrà offerta una chicca della serie ‘gli introvabili’, dal sapore tutto particolare: sarà proiettato un video inedito che raccoglie brevi filmati delle Giostre dal 1931 al 1954 e della città di Arezzo dal 1928, tratti dagli archivi dell’Istituto LUCE, alcuni in muto ed altri con sonoro e commento originali.
Un’occasione da non perdere per tutti i cultori di Arezzo e della sua storia.