Home Politica UDC: sicurezza, aeroporto e rifiuti, ma la sinistra che fa?

UDC: sicurezza, aeroporto e rifiuti, ma la sinistra che fa?

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AREZZO – “Arezzo ormai è bloccata, l’attuale maggioranza, guidata dal Sindaco Fanfani, è sempre più incapace di governare e risolvere i problemi che attanagliano la nostra città. Su tutti il problema della sicurezza. Sempre più aretini denunciano l’invivibilità di alcune zone, piazza Guido Monaco, Saione e piazza Sant’Agostino; ciò a causa della montante microcriminalità che, a dispetto del nome, non è poi tanto micro quando a subirne gli effetti sono piccoli commercianti e famiglie. La mancanza totale di scelte da parte dell’attuale maggioranza di Palazzo Cavallo su questo punto, non solo abbandona i cittadini al proprio destino, ma fa sì che l’intolleranza cresca pericolosamente. Non basta l’acquisto di nuovi autovelox da piazzare nelle vie della nostra città, per poter parlare di un Piano per la Sicurezza. Caro Fanfani, gli aretini si rendono sempre più conto della totale inefficacia della sua maggioranza. La delinquenza che cresce in parti importanti della nostra città non si contrasta con gli autovelox, ma con interventi strutturali, concordati con le istituzioni competenti, agendo in maniera decisa con tolleranza zero verso il crimine! L’ultima diatriba scoppiata nel centro sinistra, dopo quella sulla gestione delle acque e sull’aeroporto, è quella che riguarda il raddoppio della linea di combustione dei rifiuti solido urbani per l’impianto di S. Zeno. Questa è un’opera essenziale, come quella dell’aeroporto, per la nostra città che, se bloccata dalle divisioni ideologiche presenti nel centro sinistra, non permetterà all’inceneritore di far fronte allo smaltimento dei rifiuti facendo cadere Arezzo nell’ennesima emergenza, bloccandone sviluppo e benessere. D’altronde che il disomogeneo centro sinistra non sia assolutamente in grado di governare il delicato tema dello smaltimento dei rifiuti e della sicurezza lo dimostrano le situazione di altre città del nostro paese, pensiamo a Napoli e a Bologna. Il centro sinistra aretino deve iniziare a governare, oppure è bene che prenda atto della sua totale incapacità e se ne vada a casa, senza far pesare sui cittadini gli effetti negativi delle sue divisioni. L’ultima presa di posizione di pezzi importanti della maggioranza a strenua difesa di Nuove Acque è la dimostrazione che le tariffe e, quindi, la qualità della vita dei cittadini di Arezzo, non sono prioritari nell’agenda politica del centro sinistra. Si era capito, ma lo hanno capito anche i milioni di italiani che nelle ultime elezioni amministrative hanno inviato un chiaro preavviso di sfratto per il governo nazionale. Ci auguriamo che presto anche ad Arezzo torni la politica dei fatti concreti e non delle chiacchiere al vento. L’Udc farà di tutto perché, nell’interesse degli aretini, questo possa accadere nei tempi più brevi possibili”.