AREZZO – Firmato dalla quasi totalità dei Comuni aretini questa mattina nella Sala dei Grandi della Provincia lo statuto dell’Istituto Storico della Resistenza e della Storia Contemporanea. "Si tratta di un’occasione importante – rileva il Presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli – per tramandare alle future generazioni le testimonianze di un periodo terribile ed insieme esaltante vissuto dal nostro Paese. A fronte dell’altissimo prezzo pagato in vite umane, nel periodo della Resistenza si sono infatti gettate le basi della rinascita dell’Italia. Tuttavia gran parte della memoria rischia di andare perduta con la scomparsa dei protagonisti di quel momento storico. E’ per questo che le istituzioni locali, le associazioni combattentistiche fino ai singoli cittadini possono aderire all’Istituto e sostenerne le finalità". Il neonato Istituto, del quale sono enti promotori la Provincia ed il Comune di Arezzo, promuove lo studio, la ricerca e la conoscenza della storia contemporanea e del movimento di Liberazione nella provincia di Arezzo ed ha lo scopo di raccogliere ed ordinare la documentazione di interesse storico contemporaneo e della Resistenza. In particolare si pone l’obiettivo di raccogliere testimonianze e promuovere ricerche per accertare fatti storici relativi all’attività militare, politica, religiosa, economica e sociale, di promuovere manifestazioni culturali e commemorative e di provvedere a pubblicazioni e alla diffusione della storiografia e delle opere storiche, di recuperare reperti e cimeli del periodo della Resistenza al fine di garantirne la conservazione, di stimolare lo studio e la ricerca degli avvenimenti relativi al Movimento di Liberazione Nazionale e della storia contemporanea costruendo rapporti con la scuola di ogni ordine e grado e, infine, di promuovere la collaborazione con altri istituti provinciali presenti in Toscana e con l’Istituto storico della Resistenza in Toscana.