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Un milione di condomini efficenti in Italia missione possibile

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Un milione di condomini efficenti in Italia missione possibile

ITALIA – Disinformazione, inerzia, pigrizia, troppe regole poco rispettate e una burocrazia faticosa: ecco cosa impedisce agli italiani di scegliere efficienza energetica e tecnologie in grado di utilizzare fonti rinnovabili per le loro case. Lo rivela una nuova ricerca Wwf, realizzata da Politecnico di Milano e Università dell’Insubria per la campagna GenerAzione Clima 2007, Un milione di condomini efficienti, e pubblicata oggi in un dossier dal quotidiano Il Sole 24 ore.

In un paese dove l’attenzione ai consumi delle auto fa parte delle pratiche quotidiane, si vive ancora in case e palazzi che – continuando nel paragone con le automobili – assomigliano a vecchie carcasse inquinanti e rumorose, consumano e sprecano energia, sono insomma nemiche dell’aria pulita e del clima. Il settore civile, infatti, impiega circa un terzo dell’energia consumata in Italia ed è altrettanto responsabile in termini di emissioni di Co2. Una consistente porzione delle case italiane ha più di 50 anni, ma a partire dagli anni ’80 il recupero edilizio attrae il 60% degli investimenti nell’intero comparto e di efficienza energetica non vi è quasi traccia.
Strano se si pensa che il potenziale di risparmio energetico nei condomini italiani è attivabile a costo zero, anzi spesso a costo negativo:
• 1 euro investito nella sostituzione dei vetri ne restituisce oltre 4;
• 1 euro speso per isolare i tetti o sostituire caldaie ne rende più di due;
• 1 euro investito per l’isolamento delle pareti o per sostituire finestre o in impianti solari termici ne rende 1 e mezzo.
Ancora più strano se si considerano i recenti sforzi del Governo con la Finanziaria 2007, finalizzati a promuovere l’efficienza energetica nelle abitazioni e la penetrazione di tecnologie rinnovabili. Ma in tema di condominio anche il più elementare degli interventi può diventare kafkiano: provate a installare doppi vetri se siete in affitto o a convincere l’assemblea a sostituire la vecchia e inquinante caldaia a gasolio con un impianto a gas naturale!
Siamo in un pieno controsenso, visto che il paese è in perenne deficit energetico, il cittadino paga bollette sempre più care e il pianeta è minacciato dal caos climatico. L’Italia rispetto al 1990 ha aumentato le
emissioni del 13% circa, a fronte di un obiettivo di riduzione – ratificato con l’adesione al Protocollo di Kyoto – del 6,5% da raggiungere nel periodo 2008-2012.

GLI OSTACOLI
In Italia si parla di efficienza fin dagli anni ’90, ma l’antipatico vizio di non portare a termine e far rispettare la normativa ha munito il paese di regole numerose e poco rispettate, aumentando, di fatto, il divario tra un paese reale che chiede con forza l'eliminazione delle barriere perchè pronto a cogliere la sfida ed un assetto normativo, amministrativo e finanziario che gli è nemico.
Barriere culturali
Gli utenti considerano l’investimento in campo energetico soprattutto come una potenziale perdita economica, l’investimento in efficienza è inconsciamente sentito più oneroso rispetto ad altre forme di investimento (titoli di stato per esempio).
Barriere tecniche e professionali
I tecnici del settore non sono sempre in grado di proporre interventi realmente adeguati e tendono a considerare ogni innovazione come una possibile fonte di complicazioni.
Barriere finanziarie
Ci sono poi le gravi difficoltà di accesso al credito e l’irrisolto connubio proprietari-affittuari, in cui gli uni non investono perché non beneficerebbero in bollette, gli altri perché l’immobile non è loro.
Barriere normative
Senza contare le barriere insite negli stessi strumenti previsti dalla normativa italiana per favorire gli interventi di messa in efficienza, perché usati impropriamente o affaticati da tempi troppo lunghi di
applicazione (per esempio la Certificazione energetica, il Contratto servizio energia, i Certificati bianchi, il Conto energia per il fotovoltaico, le Esco).

“La nostra Campagna Generazione Clima ha l’obiettivo di attivare il maggior numero di cittadini per promuovere l’efficienza energetica nel proprio condominio – ha dichiarato Michele Candotti, Segretario generale del Wwf Italia – La tecnologia esiste, l’azione è sicuramente conveniente da un
punto di vista economico. Si tratta di venire a capo della diffidenza dei propri vicini di casa, del proprio amministratore, di selezionare tecnici competenti, di farsi largo nelle pratiche burocratiche per la realizzazione degli interventi, per l’accesso alle incentivazioni, ai finanziamenti. Non è poco, ma bisogna iniziare perché l’efficienza è a portata di mano, aiuta le nostre tasche e aiuta il paese nella riduzione delle emissioni in attuazione del Protocollo di Kyoto. E’ un messaggio, il nostro, forte e chiaro anche in vista dell'apertura del World Energy Congress a Roma, l'11 novembre prossimo, dove saranno riuniti i maggiori produttori di energia mondiali”.

LE PROPOSTE
Dal lavoro commissionato emergono almeno tre aree di intervento prioritario per il superamento delle barriere più ostiche nella penetrazione dell’efficienza energetica:

1) Snellire la burocrazia: Normativa, certificazione, standard minimi: serve una normativa semplice ed efficace; una Certificazione energetica obbligatoria; un piano nazionale per l’efficienza energetica nell’amministrazione pubblica che coinvolga le amministrazioni locali nell’abbattimento delle barriere all’efficienza (di cui, in parte, si scoprirebbero responsabili).
2) Un questione di soldi: Finanza e incentivi: occorre definire un sistema di regole e incentivi definiti nel lungo periodo (10 anni) perché sia chiaro che gli aiuti pubblici sono transitori e aiutano i cittadini a mettersi in regola con disposizioni normative vincolanti che verranno introdotte al termine del periodo di incentivazione.
3) Formazione e sensibilizzazione: a questi macro-interventi si deve affiancare un efficace lavoro di informazione dei cittadini e formazione dei tecnici, la presenza di energy manager nei condomini più grandi. Va spezzato il nesso tra la convenienza dei fornitori a vendere più combustibile, l’indifferenza dell’amministrazione, la difficoltà di intervento dei condomini che pagano la bolletta.

Il 10-11 novembre il Wwf sarà in 200 piazze italiane per promuovere l’efficienza energetica nei condomini

La Campagna è svolta in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente. Accanto ai partner istituzionali – Enea, Escoitalia, Confartigianato, Cna, Confapi – quest’anno ci sono nuove importanti alleanze con Altroconsumo e le principali Associazioni degli Amministratori di condominio – Anaci e Unai.