
AREZZO – La ferrovia Arezzo-Sansepolcro-Rimini non è più solo un sogno. Lo scorso 10 Ottobre, a Bagno di Romagna, si sono riuniti i rappresentanti delle province coinvolte dal progetto intitolato all’ing. Marino, da sempre sostenitore della proposta, recentemente scomparso . Alla riunione, fortemente voluta dalla Provincia di Arezzo come ente proponente, hanno partecipato il Presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli, accompagnato dal Consigliere provinciale Roberto Rossi, delegato a seguire il progetto; il Presidente della Provincia di Ravenna, Francesco Giangrandi; gli assessori Lucarini e Rossini per le province di Pesaro e Rimini. Tutti i rappresentanti degli enti coinvolti hanno manifestato piena adesione al progetto e la volontà di compiere atti concreti per la sua realizzazione. L’idea di una ferrovia per completare il cosiddetto corridoio trasversale orientale, Roma-Orte-Arezzo-Sansepolcro-Rimini-Ravenna-Venezia, è dibattuto sul territorio aretino da molti anni, tanto che la Provincia di Arezzo è più avanti rispetto alle altre, avendo previsto nel proprio Piano territoriale di coordinamento provinciale il percorso dell’eventuale tracciato ferroviario. Apposite norme di tutela sono state inserite anche nel Piano di indirizzo territoriale regionale. Su questa base, la Provincia di Arezzo ha realizzato anche un primo progetto preliminare per il tracciato tra Arezzo e Sansepolcro. Nel corso della riunione di Bagno di Romagna si è stabilito di andare, entro un paio di mesi, alla firma di un protocollo d’intesa che avrà lo scopo di definire una strategia comune e individuare le risorse per completare la progettazione preliminare. "Stiamo cercando – spiegano il Presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli e il Consigliere delegato Roberto Rossi – di cogliere l’opportunità che potrebbe venire dalle recenti aperture che abbiamo ascoltato a livello governativo, verso le nuove infrastrutture ferroviarie. Con la ferrovia Arezzo-Rimini si potrebbe favorire l’intermodalità con le attuali superstrade E 45 e E 78, nonché offrire uno sbocco nuovo verso est, alleggerendo non poco il trasporto merci e passeggeri sulla dorsale appenninica. C’è già accordo con Umbria e Toscana per sostenere questo sforzo. E’ un passaggio importante – concludono Ceccarelli e Rossi – perché per la prima volta è stata verificata la condivisione generale di questo progetto e ci si appresta a firmare il primo concreto atto che impegna tutti i soggetti coinvolti e che vede le province giocare un ruolo di primo piano".