AREZZO – "Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì o giovani, col pensiero, perché li è nata la nostra Costituzione". E’ questo brano conclusivo del discorso agli studenti milanesi, firmato nel 1955 da Piero Calamandrei, che gli aretini possono leggere sui manifesti affissi in tutti i comuni del territorio, per iniziativa del Presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli. "Abbiamo pensato – spiega Ceccarelli – che la celebrazione del 25 Aprile, proprio nell’anno nel 60° anniversario della Costituzione italiana, potesse rappresentare una occasione importante per richiamare il legame forte e diretto tra la lotta per la liberazione dall’oppressione nazi-fascista e la nascita della Carta che contiene i fondamenti della democrazia e dello Stato italiano. In un momento nel quale si discute di riforma dello Stato e di crisi della politica, credo che sia ancor più importante, soprattutto per i nostri giovani, leggere le parole di Calamandrei e riflettere sulle origini della nostra democrazia. Perché – diceva Calamandrei in quello stesso discorso – ci sono tante belle cose da vedere, da godere, oltre che occuparsi della politica! E la politica non è una piacevole cosa. Però la libertà è come l’aria. Ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni e che io auguro a voi giovani di non sentire mai".