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A Bibbiena +70% per i costi di urbanizzazione

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A Bibbiena +70% per i costi di urbanizzazione

AREZZO – Paolo Meloni Presidente del Comitato Comunale: ‘Per la delibera comunale, che ha aumentato del 70% alcuni dei dei costi di Urbanizzazione nel comune di Bibbiena con azione retroattiva, non sono state coinvolte le categorie economiche. I costi di produzione così hanno gravato e graveranno anche sul consumatore’
Ad un anno dalla delibera comunale che prevede l’aumento del 70% di alcuni dei costi di Urbanizzazione nel comune di Bibbiena, Confartigianato Imprese Arezzo alza la voce. ‘La delibera non solo non ha previsto in alcun modo il coinvolgimento delle categorie economiche, ma ha anche un’azione retroattiva – spiega Paolo Meloni Presidente del Comitato Comunale di Bibbiena di Confartigianato Imprese Arezzo – per cui incide anche su tutti i progetti presentati prima del 30 marzo 2007 ma non ancora autorizzati’.
‘Purtroppo siamo costretti a prendere atto degli effetti di una delibera che ha colpito e che colpisce un settore fino ad un anno fa in crescita – continua Meloni – Quello delle costruzioni infatti era uno dei pochi settori in provincia di Arezzo che registrava un tasso di crescita positivo ma che già sul calare dello scorso anno manifestava i sintomi di quella crisi che ormai sta investendo tutto il sistema economico aretino’.
‘E’ evidente quindi che l’aumento del costo di urbanizzazione andrà a ricadere anche sul costo al metro quadro dell’immobile abitativo, gravando sia sul produttore che sul consumatore/acquirente finale – sottolinea ancora con forza Paolo Meloni – Sicuramente l’aumento generalizzato delle imposizioni comunali sarà dovuta al deficit della finanza pubblica e ai minori trasferimenti Stato-Regioni, quello che non si capisce è però perché a pagare debba sempre essere chi produce, chi investe, chi in buona sostanza crea valore aggiunto nel sistema economico’.
‘Speriamo vivamente che i sottoscrittori di questa delibera abbiano deciso valutando bene tutti gli effetti che questa avrebbe avuto: diminuzione delle richieste di edificazione, conseguente aumento del costo al mq degli immobili, stagnazione del mercato, riflessi economici e sociali che ricadranno nel lungo periodo inevitabilmente sul Comune – conclude Meloni – Sebbene possiamo capire che l’atto sia previsto dalle vigenti normative, non possiamo sicuramente condividere la mancanza di concertazione che invece sussiste ed è fruttuosa in moltissime altre realtà della provincia’.