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A OroArezzo emergono nuove tendenze: svolta nei gioielli

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A OroArezzo emergono nuove tendenze: svolta nei gioielli

AREZZO – Anche la seconda giornata di Oroarezzo 2008 ha fatto registrare presenze di “buyers” internazionali nettamente superiori a quelle dello scorso anno. Ha trovato conferma, dunque, la buona partenza di sabato. Particolarmente attivi gli operatori provenienti dall'area dell'ex-URSS, dal mondo arabo, da Israele e anche dai più tradizionali mercati dell'Unione Europea e degli Stati Uniti. Molti espositori hanno espresso soddisfazione per i contatti con i compratori stranieri e anche per le presenze italiane, relativamente deboli sabato ma in forte aumento nella giornata di domenica. Fra gli stand del Centro Affari di Arezzo regna la cautela – comprensibilmente, vista la situazione generale del settore orafo – ma c'è anche un'atmosfera di fiducia. E tutto questo quando OroArezzo ha consumato appena la metà dei tempi di svolgimento.
Intanto, sono state premiate le aziende vincitrici di “Première”, iniziativa giunta alla 17ma edizione e dedicata alla presentazione in anteprima dei modelli che troveremo in commercio tra la fine di quest'anno e l'inizio del 2009. Tra i 65 partecipanti una giuria composta da “buyers” internazionali e da giornalisti italiani e stranieri in rappresentanza della stampa specializzata mondiale ne ha selezionati nove, come sempre classificati a pari merito. Si tratta di: Collaro Salvatore, Caserta; Giante, Bassano del Grappa (VI); Graziella Group, Arezzo; Jolly Bijoux, Arezzo; Nemesi, Arezzo; New Line, Arezzo; Oro Brokers, Arezzo; P.R. Export, Arezzo; Torresan, Vicenza.

I modelli presentati a “Première” (ma anche quelli esposti nelle vetrine di molti stand) hanno segnalato le nuove tendenze stilistiche e tecniche della gioielleria italiana. Si può parlare di una vera e propria svolta: il nuovo tempo, infatti, è interpretato in termini anche concettuali, oltre che di forme e materiali. Tornano inequivocabilmente alla ribalta l'oro giallo e l'oro rosso, fino alle sfumature del bronzo, mentre la presenza di oro bianco appare leggermente ridimensionata rispetto al passato. Interessante la lavorazione dei materiali: sapienti accostamenti di elementi satinati, graffiati e lucidi sfruttano le ampie superfici dei pendenti, dei bracciali a schiava e degli anelli. In questo senso, sono d'aiuto i notevoli volumi composti per valorizzare la qualità delle tecniche applicate, che comprendono anche martellature e filigrane.
Dirompente in ogni senso il ritorno alla natura: se, da un lato, la scelta delle pietre di colore in rassicuranti e romantiche sfumature pastello sembra ispirarsi alla tenerezza della primavera, dall'altro si hanno inedite e interessanti sperimentazioni con gioielli che riprendono le forme primordiali della fauna e della flora fino a riprodurne il movimento attraverso l'uso di elementi mobili o suggerendo addirittura l'idea della vita nelle sua fase generativa. Sì agli smalti, all'accostamento di bianco e nero, alle catene e collane molto lunghe con pietre di colore bene in evidenza. Nuove e coraggiose interpretazioni anche per coralli e cammei.