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Alex Schwazer oro nei 50 km marcia

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PECHINO – Alex Schwazer (nella foto) ha vinto la medaglia d'oro nella 50 km di marcia alle Olimpiadi di Pechino. Un trionfo tra le lacrime: "In queste condizioni di forma non mi batte neanche Superman". L'azzurro ha segnato il tempo di 3h37'09'', nuovo record olimpico, precedendo l'australiano Jared Tallent, argento in 3h39'27'', e il russo Denis Nizhegorodov, bronzo in 3h40'16''.
Quello vinto da Schwazer è il settimo oro per l'Italia ai Giochi di Pechino.
Quarantotto anni dopo la vittoria di Abdon Pamich a Tokyo 1964 un italiano torna al successo nella gara più lunga del programma olimpico. Il marciatore altoatesino corona così una crescita durata tutto il quadriennio, con i bronzi mondiali di Helsinki 2005 e Osaka 2007, e soprattutto cancella nel migliore dei modi la delusione che quel bronzo in terra giapponese gli aveva dato. "Sono emozionatissimo", dice in lacrime Schwazer dopo la gara, "ho passato tutto l'ultimo giro in pista a piangere perché per me è stato un anno difficile e l'arrivo a Pechino lo era stato ancor di più per la perdita di mio nonno, persona importantissima per me". Per ricordarlo, Schwazer ha marciato con un segno di lutto sulla canotta. "Sapevo di star bene e credo che questa medaglia d'oro sia meritata perché non smetto mai di lottare". Un anno fa a Osaka, l'italiano si era dovuto accontentare di un bronzo che aveva vissuto come una beffa. "Un oro olimpico non ha confronti con alcun mondiale. Certamente però mi ero ripromesso di mettere la parola fine ai piazzamenti nelle grandi manifestazioni. Questa stagione è stata perfetta e Sandro Damilano è stato bravissimo a frenarmi quando ce n'era bisogno. Senza di lui non sarei mai arrivato a questi livelli".Schwazer, partito a 5 km dall'arrivo staccando tutti gli avversari, è entrato nello stadio già sicuro della vittoria, con un dito alzato in segno di trionfo e il visto bagnato dalle lacrime. Poi, dopo aver tagliato il traguardo, si è chinato a baciare la pista e nel giro d'onore con la bandiera italiana si è lasciato andare all'euforia: "In queste condizioni di forma non mi batte neanche Superman. So che ho fatto un po' ridere con i miei atteggiamenti, sia chiaro che non volevo mancare di rispetto a nessuno, volevo solo esprimere la mia gioia. E' stata dura aspettare un anno per dimostrare il mio reale valore, ora finalmente posso sentirmi soddisfatto perché ho fatto quel salto di qualità che poteva arrivare molto prima. Ma è meglio che sia arrivato nell'occasione più importante…", conclude.
L'altro italiano Marco De Luca ha chiuso la 50 km al diciannovesimo posto, mentre Diego Cafagna è stato squalificato.