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Antiche “canzoni” dell’Occidente medievale in edizione digitale

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Antiche “canzoni” dell’Occidente medievale in edizione digitale

Le più antiche "canzoni" del medioevo occidentale – confessioni, canti scolastici, compianti funebri per duchi longobardi e imperatori carolingi, recitazioni parateatrali di episodi biblici, inni natalizi e odi apocalittiche o anticristiche – sono state raccolte in quella che si propone come la prima edizione critica digitale di testi mediolatini.
La Società internazionale per lo studio del medioevo latino (Sismel) -Edizioni del Galluzzo ha infatti pubblicato il primo volume e il cd-rom dei ritmi latini musicati dal IV al IX secolo, il corpus delle più antiche poesie latine altomedievali in versificazione ritmica corredate di musica nei manoscritti originali.
Si tratta dell'esito più importante di un progetto europeo di filologia digitale dei testi medievali cui lavora da oltre dieci anni Francesco Stella, docente di Filologia latina medievale e umanistica della facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo dell'Università di Siena, insieme a specialisti inglesi, francesi, tedeschi, spagnoli, svizzeri, cechi, ungheresi. Un periodo nel corso del quale si sono tenute tre euroconferenze ad Arezzo, Ravello e Monaco, un workshop didattico a Burgos e un atelier di ricerca a Parigi, sono stati pubblicati tre volumi di studi preparatori e il portale Digimed (www.unisi.it/tdtc): questa edizione, curata per i testi latini dallo stesso Francesco Stella, coordinatore dell'intero progetto, e per le musiche da Sam Barrett dell’Università di Cambridge è stata realizzata con la collaborazione di 40 biblioteche europee. «Il cd», spiega Francesco Stella, «contiene, oltre ai testi in edizione critica con stemma ‘sensibile’ al mouse, anche le riproduzioni di 80 manoscritti da tutta Europa con le relative trascrizioni, la schedatura paleografica, musicologica, metrica e linguistica delle poesie musicate, consultabili attraverso un software ‘filologico’ elaborato appositamente per questa ricerca da Luigi Tessarolo (Venezia). In più», prosegue Stella, «le poesie che nel tempo erano state trascritte su pentagramma sono accompagnate da esecuzioni audio delle musiche, registrate da due cori specializzati sotto la guida di Giacomo Baroffio dell’Università di Pavia. In questo modo hanno riacquistato l'originaria dimensione orale testi musicati fra i più belli dell'epoca».