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Arezzo, il futuro va ad idrogeno

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Arezzo, il futuro va ad idrogeno

AREZZO – “L’idrogeno prodotto da fonti rinnovabili è una nostra scelta strategica e la Toscana si candida a diventare il distretto dell’idrogeno in Europa. Ed Arezzo dimostra che questo è possibile”.
Il Presidente della Giunta Regionale, Claudio Martini, ha anticipato così le linee del nuovo Piano energetico toscano e lo ha fatto inaugurando, ad Arezzo, il primo idrogenodotto al mondo in area urbana.
Un investimento di oltre 1 milione di euro, sostenuto per metà dalla Regione Toscana e per metà dai partner privati, con il sostegno del Comune di Arezzo che ha messo a disposizione le aree. Un’idea della Fabbrica del Sole il cui Presidente, Emiliano Cecchini, ha “messo in rete” le istituzioni locali e imprese quali Coingas, Sapio, Exnergy. E poi il mondo dell’impresa locale. E stamani c’erano proprio tutti nell’area industriale di san Zeno: oltre a Martini, l’assessore regionale Brenna; il Sindaco Fanfani; il Presidente della Provincia, Ceccarelli; il Prefetto Garufi; il Presidente degli Industriali, Inghirami; il Presidente di Coingas, Ciolfi ed i rappresentanti di Sapio ed Exenergy.
Martini ha anche annunciato che la Regione chiederà al Governo di facilitare le procedure per l’autorizzazione delle auto ad idrogeno e di favorire la nascita di una rete nazionale di distributori di idrogeno prodotto da energie rinnovabili.
A San Zeno è stato realizzato il primo tassello di un mosaico che, se sviluppato, è in grado di garantire al territorio sicurezza ed autosufficienza energetica, producendo localmente, in un prossimo futuro, idrogeno dal fotovoltaico e mettendo al “riparo” famiglie ed imprese non solo da black out tecnici ma soprattutto da quelli che ai bilanci, piccoli e grandi, sono in grado di determinare le impennate del prezzo del petrolio.
La produzione di idrogeno complessiva è oggi in grado di soddisfare i bisogni industriali e domestici dell’area industriale di San Zeno, la produzione di corrente elettrica e calore, il rifornimento di veicoli ad idrogeno. Già 42 aziende utilizzano l’idrogeno per le proprie necessità; l’ottimizzazione della distribuzione e della fornitura del gas tecnico in tubazione infatti, abbassa notevolmente i costi economici ed anche tutti i costi ambientali indiretti derivanti dal trasporto su gomma delle bombole di idrogeno. La distribuzione capillare del gas tecnico tramite idrogenodotto sotterraneo va anche ad aumentare la sicurezza complessiva della distribuzione del gas ed elimina gli spazi necessari per lo stoccaggio delle bombole.