Home Attualità Economia Arezzo modello per l’incentivi all’occupazione femminile

Arezzo modello per l’incentivi all’occupazione femminile

0
Arezzo modello per l’incentivi all’occupazione femminile

Incentivare l’occupazione femminile. È questo l’obiettivo del Protocollo che l’Assessore alla Formazione professionale, Lavoro e Pari opportunità della Provincia di Arezzo Alessandra Dori, ha firmato in Regione con il collega Gianfranco Simoncini, le parti sociali e le altre amministrazioni provinciali. La firma è arrivata dopo un’attenta analisi dell’occupazione femminile in Toscana, che presenta dati confortanti, ma anche vecchi e ormai stereotipati problemi di genere. Nonostante il mercato del lavoro, infatti, sia sempre più rosa, con un’occupazione femminile che cresce costantemente, la partecipazione delle donne al lavoro continua a presentarsi su valori più bassi rispetto a quella maschile e a contenere elementi d’instabilità e discontinuità connessi alle esigenze di conciliazione tra vita familiare e professionale. Un ulteriore svantaggio della componente femminile riguarda il fatto che alle donne sono proposti lavori flessibili, tanto che l’incidenza del lavoro instabile è pari al 15%, a fronte dell’11% rilevato tra gli uomini. Ma quello che risulta più allarmante è il fatto che le donne risultino nettamente svantaggiate nei percorsi di stabilizzazione: a distanza di 6 anni da un avviamento al lavoro con tipologia contrattuale a termine solo il 42% della componente femminile risulta essersi stabilizzata nel mercato del lavoro contro il 61% di quella maschile. Le parti firmatarie del Protocollo si sono impegnate a incentivare le assunzioni di donne da parte delle imprese toscane, con particolare riferimento a quelle over 35, e a sostenere le occupate nei posti di lavoro e nelle prospettive di carriera. Sono state individuate una serie di azioni che andranno a costituire servizi essenziali che tutte le donne toscane potranno trovare in tutto il territorio toscano e che scaturiscono dalla raccolta delle buone prassi e dalle sperimentazioni che le Province in questi anni hanno messo in piedi e testato nei vari territori. Tra queste merita di essere menzionata la Carta Formativa "Ila", che mette a disposizione un minimo di 2.500 euro per l’aggiornamento professionale e che ha visto la sperimentazione sul target femminile proprio in provincia di Arezzo. Sono previsti, inoltre, aiuti per servizi di cura per anziani, minori e disabili per consentire alle donne disoccupate di potersi dedicare senza problemi di conciliazione alla ricerca attiva di un lavoro. È prevista nel Protocollo un’attenzione alle donne immigrate, per le quali, è ritenuta necessaria un’azione di sensibilizzazione per l’abbattimento degli stereotipi, che in questo caso sono duplici: etnici e di genere. "Anche in Provincia di Arezzo la componente femminile risulta in difficoltà nel mercato del lavoro – afferma l’assessore Alessandra Dori -, sia al momento dell’ingresso che nella permanenza in caso di maternità o altre difficoltà. Ma è soprattutto dopo l’espulsione che le difficoltà aumentano e il cammino verso il reinserimento diventa complicato, addirittura quasi impossibile se si supera una certa età anagrafica. Per questo da anni abbiamo iniziato a strutturare per il target femminile una serie di servizi che la Regione Toscana ha ritenuto buone prassi e sono diventate attraverso questo protocollo patrimonio di tutto il territorio regionale a partire dall’Ila fino ai voucher per la conciliazione e la creazione d’impresa", conclude l’Assessore Dori.