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Aumento del prezzo del grano

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ITALIA – Confesercenti: “Sono allarmanti gli aumenti vertiginosi di materie prime come petrolio e frumento. Piove sul bagnato ma non è – soprattutto nel caso del frumento – un temporale estivo.
C’è un fenomeno di speculazione sui mercati internazionali, ma non possiamo ignorare che le tensioni sui prezzi derivano da profondi mutamenti in atto dei mercati delle materie prime a causa della pressione di nuovi grandi paesi come India e Cina, oltre a fenomeni contingenti, anche se non irrilevanti, come quelli derivanti da motivi climatici.
La difesa dell’euro, l’unica, alla lunga non basterà. Inutile girare intorno al problema: le tensioni internazionali non si fermano né con le chiacchiere, né con le polemiche. La prima cosa da fare in Europa ed in Italia è quella di reagire crescendo come produttori di frumento.
Non dimentichiamo, ad esempio, la forte dipendenza del nostro paese dalle importazioni.
Solo per rimanere in Italia secondo i dati Ismea da giugno scorso a febbraio 2008 il prezzo all’origine del grano duro è cresciuto del 140%, del grano tenero del 50%. Mentre il prezzo al consumo del pane, nel 2007, secondo l’Istat, è salito del 5,7%, quello della pasta il 3,7%. Queste dinamiche da sole dimostrano che è ora di finirla con polemiche fuorvianti visto che testimoniano come il dettaglio semmai abbia attutito, assorbendoli, gli effetti degli incrementi registrati a monte
e le conseguenze del costo dell’energia che sale senza tregua e dei tanti, troppi, balzelli locali”.