I fatti risalgono al mese di ottobre, quando un giovane operaio albanese, incensurato, da tempo residente a San Giovanni Valdarno, veniva aggredito nel parcheggio di un ristorante della zona, malmenato e derubato del telefonino da altri suoi connazionali, che si dileguavano a bordo di una non precisata autovettura. Il malcapitato veniva colpito ripetutamente con il calcio di una pistola alla testa, subendo un trauma cranico e ferite lacero contuse, con prognosi di sette giorni.

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Giovanni Valdarno, coadiuvati dai militari della Stazione di Castelfranco di Sopra, hanno così intrapreso un’intensa attività di indagine, che ha permesso di individuare e denunciare gli autori della rapina: un 27/enne ed un 25/enne, albanesi, pregiudicati, entrambi operai, il primo residente nel Valdarno e il secondo a Forlì.

A Pian di Scò, a seguito della perquisizione dei locali, i militari dell'arma hanno rinvenuto nell’abitazione del 27/enne la pistola utilizzata per la rapina: un’arma di fabbricazione jugoslava, importata clandestinamente nel territorio nazionale, procedendo all’arresto in flagranza del detentore.

Successivamente, è stata emessa nei confronti dei due albanesi autori della rapina ha danno del connazionale, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i reati di rapina, lesioni, minaccia aggravata e detenzione di arma clandestina.
Gli arrestati sono stati associati, rispettivamente, presso le Case Circondariali di Arezzo e Forlì.