BARBERINO DEL MUGELLO – La costante attività di monitoraggio del territorio toscano, eseguita dagli elicotteri della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Pisa, ha permesso di individuare nel Mugello una vasta area, adiacente ad alcuni capannoni agricoli, dove vi erano accatastati materiali dismessi. La ricognizione dell’area, eseguita dai militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Borgo San Lorenzo, ha permesso di accertare l’abbandono di vecchie tubature per irrigazione.

L’area, sita nel comune di Barberino di Mugello (FI) e di proprietà di una società cooperativa agricola, era in completo stato di abbandono e presentava, accatastati direttamente sul terreno e parzialmente nascosti dalla vegetazione spontanea, oltre 750 tubi della lunghezza di circa 5 metri ciascuno in fibrocemento contenente pericolose fibre d’amianto che, da accertamenti esperiti in merito, erano stati accatastati in quel sito da circa venti anni.

Le fibre d’amianto sono componenti altamente nocivi che a contatto con gli agenti atmosferici tendono a sbriciolarsi e a volatilizzarsi con conseguenti gravi rischi per la salute dell’uomo e dell’ambiente.

Nel corso delle operazioni è stato richiesto l’intervento dei funzionari dell’Arpat (Agenzia Regionale Protezione Ambientale Toscana), al fine di accertare e il danno ambientale causato dall’abbandono incontrollato del predetto materiale considerato rifiuto pericoloso, nonché a redigere uno specifico piano di bonifica dell’intera zona.

Il responsabile legale della cooperativa è stato segnalato alla Procura della Repubblica fiorentina per “attività di gestione di rifiuti non autorizzata”.