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Beviamo ‘Acqua in Brocca’

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Beviamo ‘Acqua in Brocca’
Acqua

Anche il Sindaco beve l’acqua del rubinetto e mette il suo “sigillo” alla campagna di comunicazione “Acqua in brocca”, promossa dal Comune di Arezzo in collaborazione con Nuove Acque, Arpat, Usl 8 e Aato 4. Il progetto è curato da Legambiente e dalla fabbrica del Sole Onlus con il contributo di Soroptimist International e riguarda, in questa prima fase, l’eliminazione delle acque in bottiglia da tre mense scolastiche ed il posizionamento di fontanelle nelle scuole-pilota che hanno aderito alla sperimentazione dell’iniziativa.
“Quella che arriva dal Tevere attraverso l’invaso di Montedoglio è di primissima qualità – ha sottolineato il Sindaco Fanfani. Giunge dalla sorgente e non subisce l’impatto, come quella dell’Arno, con centri abitati e zone industriali. Acqua buonissima ma non infinita e quindi da difendere. Sia degli sprechi che da usi impropri”. E qui il Sindaco ha fatto riferimento alla possibile “sete” dell’area fiorentina.
Acqua di qualità grazie anche all’azione di Nuove Acque che, come ha ricordato una sua dirigente, l’ingegner Francesca Menabuoni, “utilizza tecnologie innovative per il suo trattamento come la ozonizzazione. Una scelta che garantisce non solo la qualità ma anche la bontà dell’acqua che arriva ai cittadini di Arezzo”. Sulla qualità il “marchio di garanzia” è duplice: Arpat e Asl 8. La dottoressa Patrizia Bolletti, di Arpat: “confermo che l’acqua dei rubinetti di Arezzo è ottima. Si tratta di acqua di sorgente mentre molte acque minerali in vendita vengono da pozzi”. La dottoressa Daniela Donati della Asl 8: “riteniamo fondamentale sensibilizzare anche le famiglie sull’uso dell’acqua invece di bibite ed altre bevande per colazioni e pasti”.
E proprio le scuole ed i bambini sono i primi interlocutori del progetto “Acqua in brocca”: “intendiamo in primo luogo informare le famiglie ed i bambini per sostituire le bottiglie di acqua minerale con l’acqua di rubinetto in brocca – ha evidenziato l’assessore comunale Francesca Tavanti. Iniziamo con tre scuole (Sante Tani, Monte Bianco e Pio Borri) e poi passeremo alle materne, alle primarie ed alle secondarie”.
Un’attenzione condivisa da Aato 4, come ha sottolineato il vice Presidente Sergio Bidini, anche attraverso il progetto Accadueò e dalle scuole interessate. Francesco Tavanti, Direttore del primo Circolo didattico ha posto sia il problema dell’eventuale riduzione del pasto nelle mense sia quello della possibilità di mantenere il tempo pieno e quindi le stesse mense alla luce degli orientamenti del Governo.
Giuseppe Croce, Presidente di Legambiente, ha ricordato come questa sia la prima iniziativa del genere promossa ad Arezzo e le ragioni sono state illustrate dall’assessore all’ambiente Roberto Banchetti: “la bottiglia di acqua che tutti i giorni mettiamo sulle nostre tavole costa in media 30/35 centesimi, la stessa spesa con cui si comprano 640/750 litri di acqua del rubinetto. E’ necessario quindi far conoscere l’importanza dell’uso dell’acqua che arriva nelle nostre case per superare i pregiudizi spesso determinati dalla scarsa conoscenza dei dati e dalla pubblicità. L’acqua dell’acquedotto arriva nelle nostre case ed è comoda, economica, di qualità e inoltre evita l’inquinamento atmosferico dovuto alla produzione, al trasporto e allo smaltimento delle bottiglie. Tutto questo si traduce in un risparmio e soprattutto, in un beneficio per la nostra salute”.
Una qualità confermata dal fatto che i controlli sull’acqua del rubinetto sono molto rigorosi e vengono svolti quotidianamente. L’acqua del nostro rubinetto arriva dall’invaso di Montedoglio, formato dal fiume Tevere, e viene controllata sia all’origine che durante la distribuzione nella rete idrica cittadina.
La qualità dell’acqua è determinata da parametri stabiliti dalla legge e riguardano la presenza di minerali disciolti che la classificano come oligominerale, il metodo di potabilizzazione utilizzato (ozonizzazione) che evita la formazione di sostanze tossiche ed i bassi valori di nitrati che la rendono idonea all’infanzia. L’ analisi chimico- fisica dell’acqua erogata ad Arezzo ha parametri che la classificano tra quelle di buona qualità e l’informazione su tali caratteristiche può consentire ai cittadini un risparmio economico e un aiuto per l’ambiente.
Il progetto complessivo “Acqua in brocca” è pluriennale e prevede azioni differenziate. Quest’anno inizia la sperimentazione con tre scuole pilota dotate di mensa scolastica: Sante Tani, Montebianco e Pio Borri dove verranno sostituite le acque minerali con brocche di acqua del rubinetto e verranno messe una fontanella per ogni scuola con distribuzione di borracce per i bambini. Contemporaneamente verranno fatti incontri informativi sulla qualità e sulla sicurezza dell’acqua del rubinetto monitorando anche i cambiamenti di abitudine presso le famiglie con questionari ed interviste.
Nei prossimi due anni il progetto verrà diffuso a tutte le scuole di Arezzo, materne, primarie e secondarie di primo e secondo grado, agli uffici delle Pubbliche Amministrazioni, ai ristoranti e bar e a tutti i cittadini. Nella primavera del prossimo anno è prevista anche la Festa dell’Acqua con animazioni curate dai bambini in collaborazione con la Festa finale di Accadueò.