MONTECARLO – Roma-Chelsea, Inter-Werder Brema, Juventus-Real Madrid e Fiorentina-Bayern Monaco. Sono i 'big match' delle italiane nella fase a gironi della Champions League.

Il sorteggio, effettuato oggi a Montecarlo, è benevolo con la Roma e con l'Inter, un po' meno con la Juventus. Tutta in salita, invece, la strada che attende la Fiorentina, al ritorno in Champions League dopo otto anni.

La dea bendata non ha aiutato i viola, che troveranno sulla loro strada il Bayern Monaco dell'ex Luca Toni. I favoriti per il secondo posto nel girone F, quello della Fiorentina, sono i francesi del Lione di Fabio Grosso. Sulla carta, la squadra di Cesare Prandelli dovrebbe lottare per il terzo posto con i romeni dello Steaua Bucarest, ma un'impresa per gli ottavi di Champions non è da escludere.

E' andata decisamente meglio all'Inter, che fra le squadre inserite nella seconda fascia ha pescato i tedeschi del Werder Brema. I nerazzurri di Josè Mourinho, nel gruppo B, dovranno vedersela anche con i greci del Panathinaikos che fanno del fattore-campo un punto di forza e che giocheranno la prima contro i campioni d'Italia proprio in casa.

Nessun problema, almeno sulla carta, contro i ciprioti dell'Anorthosis. Confronto inedito e tutto da seguire quello fra il Chelsea di Luiz Felipe Scolari e la Roma di Luciano Spalletti (nella foto) nel gruppo A. I giallorossi, sulla carta, hanno buone chance di accedere agli ottavi: gli altri avversari di Totti e compagni sono infatti i francesi del Bordeaux e i romeni del Cluji.

Per la Juventus, nel gruppo H, al ritorno nella massima competizione europea dopo i fatti di Calciopoli c'è subito l'esame Real Madrid che richiama alla mente la memorabile semifinale del 2003, vinta dai bianconeri con beffa finale per Pavel Nedved, espulso e escluso dalla prima finale di Champions tutta italiana contro il Milan. Da non sottovalutare la sfida contro lo Zenit di San Pietroburgo, reduce dal successo ottenuto un anno fa nel campionato russo e in coppa Uefa. Nessun problema, sempre sulla carta, contro i bielorussi del Bate Borisov.