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‘Cari amici pendolari siamo arrivati al capolinea’

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‘Cari amici pendolari siamo arrivati al capolinea’

AREZZO – «Trenitalia ha deciso di tagliare fuori Arezzo dalla rete ferroviaria nazionale sopprimendo già dal prossimo Giugno le poche fermate che Eurostar, Eurocity ed Intercity fanno nella nostra stazione.

La scelta è chiara: il traffico ferroviario ad alta velocità non passerà più per Arezzo che sarà collegata a Roma e Firenze con i treni diretti della rete regionale i quali hanno tempi di percorrenza esasperanti per chi utilizza il treno quotidianamente per motivi di lavoro e studio.

Chi vorrà, poi, andare a Milano, Torino o Venezia non avendo più a disposizione collegamenti diretti, dovrà cambiare in ogni caso a Firenze e trovare le giuste coincidenze, nella speranza che i treni siano in orario.

La politica di Trenitalia è quindi fortemente penalizzante non solo per i pendolari, ma anche per l’intera città di Arezzo, che viene marginalizzata rispetto alle principali direttrici nazionali del traffico ferroviario, così come ulteriormente marginalizzate sono le popolazioni del Casentino, della Valtiberina e della Valdichiana che trovano accesso alla rete ferroviaria per mezzo della stazione di Arezzo.

Noi pendolari, che siamo i diretti interessati delle disastrose scelte di Trenitalia, le quali trasformano il servizio ferroviario in un vero e proprio disservizio, dovremo fare sentire la nostra voce affinché Trenitalia e le Istituzioni locali, regionali e nazionali sappiano che non si possono prendere decisioni così penalizzanti per gli utenti giornalieri delle ferrovie e per intere comunità, senza che nessuno in qualche modo protesti.

Facciamo quindi un appello a tutti i pendolari e a tutti gli utenti della rete ferroviaria per indire una manifestazione spontanea per il giorno:
06/06/08, dalle 18:00 alle 19:00 nel piazzale della Stazione di Arezzo
per protestare contro i definitivi tagli dei treni.

Alla manifestazione verranno invitati il Sindaco di Arezzo, il Presidente della Provincia, i Consiglieri Regionali del nostro territorio e i Parlamentari eletti nella circoscrizione di Arezzo, nonché la stampa e le televisioni locali.

Se la partecipazione sarà elevata avremo finalmente l’occasione di far arrivare il nostro messaggio di protesta in modo diretto, forte e chiaro.»