AREZZO (Foiano della Chiana) – La “Natura” che fugge da un mondo malato portandosi dietro le cose buone rimaste; una forte critica al sistema attuale dell’informazione accusato di essere spesso manipolatore della realtà quotidiana; una favola messa in scena per raccogliere quello che veramente gli esseri umani vorrebbero da questo mondo; la ricetta per la felicità. Sono questi i temi presentati dai quattro cantieri del Carnevale di Foiano della Chiana, il piccolo borgo toscano in provincia di Arezzo dove da domenica 20 gennaio, per quattro domeniche fino al 10 febbraio, andrà in scena il carnevale più antico d’Italia giunto con il 2008 alla sua 469esima edizione. Temi molto attuali, spinti dalla sensibilità dei cantieristi che nel creare queste vere e proprie opere d’arte vogliono anche lanciare un messaggio da condividere, pur nell’ilarità della manifestazione, con gli spettatori.
Un unico tema comune sembra dunque essere quello raccolto, pur con sfumature diverse, dai quattro cantieri in gara che dalla prima domenica daranno vita a veri e propri spettacoli che avranno come palcoscenico le piccole vie del centro storico di Foiano. Azzurri, Bombolo, Nottambuli e Rustici: questi i nomi delle quattro fazioni che da secoli ormai si sfidano ogni anno a colpi di coriandoli e cartapesta realizzando imponenti opere artistiche apprezzate in tutto il mondo. «Nel leggere le relazioni di ogni opera – afferma il presidente dell’Associazione del Carnevale, Venturino Burazzi – non possiamo che soffermarci a notare come in tutti questi anni il Carnevale di Forano abbia rappresentato non solo uno spettacolo creato appositamente per il divertimento, ma anche un momento di rappresentazione artistica a partire da quelli che sono i temi attuali della nostra società».
“Ci sarà una volta…”, questo il titolo del carro che il cantiere Azzurri presenterà per questa nuova edizione ponendo in allegoria la società di oggi dominata, come messo in evidenza, dal petrolio e dall’energia. Il cantiere di Bombolo denuncia con “Catene spezzate” il sistema attuale dei mass media troppo spesso complice di dettare uno stile di vita omologato e propone di risolvere questa apatia proprio a partire dal carnevale inteso come momento di purificazione e di ritorno alle semplici gioie quotidiane. Una “Favola” è quella invece presentata dal cantiere dei Nottambuli con una messa in scena teatrale che raccoglie quelli che sono i sogni di chi in questo mondo è costretto a vivere in una morsa schiacciante. I Rustici puntano invece ad uno “Slancio Vitale” rappresentando “l’arte della felicità”, un carro che vuole essere una sorta di ricetta per raggiungere una nuova identità in un mondo in cui questa pare essere scomparsa.
E’ tutto pronto ormai dunque per il via dell’edizione 2008 del Carnevale di Foiano della Chiana, Quattro domeniche di festa, dal 20 gennaio al 10 febbraio, durante le quali le vie del paese saranno teatro dei festeggiamenti in onore di Re Giocondo, il patrono della manifestazione, e in attesa del verdetto. Il Carnevale di Foiano della Chiana, il più antico d’Italia, è considerato tra le più importanti manifestazioni del genere in Italia, sia per le spettacolari coreografie sia per la sua tradizione storiografica. A dominare il popolo carnevalesco è la figura di Re Giocondo che apre le sfilate ogni domenica seguito dai carri maggiori, dalle mascherate e dalle bande e durante l’ultima domenica di festa, dopo aver fatto pubblico testamento, viene dato alle fiamme nella spettacolare cerimonia della rificolonata. Le domeniche di festa saranno quelle del 20 e 27 gennaio e 3 e 10 febbraio (ultima giornata con la premiazione del vincitore e il testamento di Re Giocondo).