Home Attualità Economia Cartocci: ‘Progettare insieme il futuro dell’economia’

Cartocci: ‘Progettare insieme il futuro dell’economia’

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AREZZO – “Adeguare la Cgil alle trasformazioni senza perdere la propria identità”. Questo l’obiettivo che si pone Giorgio Cartocci, nuovo Segretario della Camera del lavoro di Arezzo. Nel sindacato da sempre, prima come delegato, poi come segretario della funzione pubblica ed infine nel vertice confederale, conosce bene la Cgil. “Buona parte della nostra forza – afferma Cartocci – sta nella storia e nella costante capacità di rappresentanza degli interessi dei lavoratori e dei pensionati. La fase che stiamo vivendo richiede, però, un’accelerazione della nostra capacità di rinnovamento”.
La Cgil aretina guarda quindi al prossimo congresso con l'impegno di arrivare a quella scadenza avendo costruito le condizioni per un profondo rinnovamento del gruppo dirigente. “Ma non si tratta di semplice cambiamenti interni. Il problema vero è che dobbiamo affrontare le trasformazioni economiche e sociali del territorio. Novità che cambiano anche la natura della contrattazione e quindi dell’attività sindacale”.
Un esempio è rappresentato da quello che viene chiamato “contratto di sito”. Due esempi. L' Ospedale S. Donato dove lavorano, fianco a fianco, soggetti che hanno contratti molto diversi: da quello della sanità a quello della cooperazione. La Buitoni dove convivono i contratti degli alimentaristi, delle pulizie, dei trasporti. “Puntiamo a garantire almeno una base di diritti, sia economici che normativi, eguale per tutti – afferma il nuovo segretario della Cgil. Ci rendiamo conto che non sarà possibile applicare questa logica in modo omogeneo e contemporaneo ma nei prossimi mesi individueremo alcune realtà nelle quali costruire esperienze pilota”.
La Cgil aretina punterà, seguendo sempre questa logica, sul rafforzamento della propria presenza nel territorio: “sia in termini di sedi ed uffici che in azioni sindacali che rendano chiara l’azione confederale della Cgil. L’attività delle federazioni di categoria è basilare – commenta Cartocci. Basta pensare alle situazioni di crisi di aziende e settori. Ma la Cgil ha una grande potenzialità di progettualità e rappresentanza che può mettere a disposizione dei lavoratori e dei pensionati nel confronto con le parti datoriali e le istituzioni locali. La soluzione a molte crisi non può essere trovata all’interno di una singola azienda o di un singolo settore ma in un contesto più ampio che valorizzi la concertazione e quindi le idee e le proposte di tutti”.
In questo quadro devono essere affrontate – secondo la Cgil – le emergenze. “La crisi del settore orafo e le incertezze sul futuro della Buitoni sono le prorità di queste ore – conclude Cartocci. Sulla storica azienda di Sansepolcro si sono purtroppo confermate le previsioni negative dei lavoratori e del sindacato. Anzi, con l’arresto di Mastrolia, possiamo dire che si è andati addirittura oltre. Non possono, poi, non inquietare altre vicende giudiziarie che vedono protagoniste imprese di rilievo del territorio. E’ veramente uno dei momenti più difficile nella storia recente di Arezzo. Ognuno, a questo punto, è chiamato a dare il suo contributo ed a fare la sua parte”.