Home Attualità Case per anziani: addio al ghetto, nasce la ‘grande famiglia’

Case per anziani: addio al ghetto, nasce la ‘grande famiglia’

0

AREZZO – “Esperienza pilota in Toscana”: così l’assessore regionale Baronti ha qualificato il mix di edilizia popolare e di azione sociale realizzata in via Concini nella zona di Pescaiola. 22 alloggi per anziani con “portierato sociale”, cioè una coppia di giovani che hanno cura dei pensionati residenti ed un’area comune per le attività di socializzazione e svago.
Le chiavi degli appartamenti sono state consegnate questa mattina nel corso di una cerimonia alla quale, oltre all’assessore regionale Baronti, hanno preso parte il vice Sindaco di Arezzo, Mattesini; gli assessori di Comune e Provincia, Caporali e Cecchi; il Presidente di Arezzo Casa, Losi; il Primo Retttore ed il Rettore della Fraternità dei Laici, Gerardo Vettese e Tina Chiarini.
Gli alloggi sono di 45 metri quadrati. La giovane coppia è stata selezionata dal Comune di Arezzo attraverso un bando tra le associazioni di volontariato. Sarà in “servizio” dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19. Risponderà ai bisogni ed ai problemi delle famiglie anziane: dalla spesa al sostegno in caso di bisogno.
“Avere la casa è importante – ha sottolineato il vice Sindaco Donella Mattesini ma è altrettanto importante stare bene nella propria abitazione e con i vicini. Quella che è stata realizzata è una sorta di grande famiglia dove la giovane coppia rappresenta l’equivalente dei figli”. Esperienza innovativa che il Presidente di Arezzo Casa, Pedro Losi, ha definito “una delle prima in Toscana, realizzata grazie al contributo della Regione, del Comune e della Fraternità”. Quest’ultima – come ha sottolineato il Primo Rettore Gerardo Vettese – ha contribuito con il finanziamento necessario portierato. “Una scelta perfettamente in linea con la storia della Fraternita, con la sua costante attenzione ai temi sociali e che intendiamo rendere duratura nel tempo”.
Politiche sociali, quindi ma anche della casa. “E le nostre azioni – ha affermato l’assessore Alessandro Caporali – sono finalizzate a dare una risposta all’emergenza casa che sta diventando sempre più grave ma in un quadro di nuove scelte urbanistiche ed edilizie. Puntiamo alla qualità delle abitazioni ma anche a quella della vita delle persone che vi abitano”.
Concludendo la cerimonia di consegna delle chiavi degli alloggi, l’assessore regionale Eugenio Baronti ha annunciato che “stiamo lavorando ad una legge che rivoluzioni il sistema della casa, evitando di far diventare ghetti le case popolari e realizzando piano integrati. Gli anziani non possono passare la vita davanti alla televisione attendendo la morte. E’ indispensabile recuperare spazi, luoghi e funzioni di una vita sociale. Un sistema che fa parte della nostra storia: o lo recuperiamo o diventiamo un paese di barbari”.