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CNA Alimentare: Alimentazione e Panificazione.

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AREZZO – Cna Alimentare insieme con le altre organizzazioni di categoria dell’artigianato ed i sindacati di categoria (Flai-Cgil, Fai-Cgil, Uila-Uil) ha siglato lo scorso 24 gennaio l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per le imprese artigiane dell’Alimentazione e Panificazione.
L’intesa riguarda oltre 160.000 lavoratori dipendenti e copre il periodo 1 gennaio 2005 – 31 dicembre 2008, e prevede un aumento medio mensile a regime (riferito all’operaio specializzato) di 105 euro per il settore dell'alimentazione e di 111 euro per il settore della panificazione, determinati sulla base dei meccanismi previsti dall’Accordo interconfederale del 17 marzo 2004.
Gli incrementi salariali saranno erogati in due tranche di pari importo, la prima a decorrere dal 1° marzo 2008, la seconda dal 1° dicembre 2008.
Verrà inoltre corrisposta una somma una tantum di € 412 erogata in due tranche con le retribuzioni dei mesi di giugno 2008 e febbraio 2009.
Nel contratto viene disciplinato l’apprendistato professionalizzante che prevede anche la determinazione del salario in percentuale crescente con l’anzianità di servizio.
Particolare attenzione viene dedicata al tema della flessibilità con un notevole incremento, rispetto a quelle contrattualmente previste, del numero di ore per l'utilizzo flessibile della manodopera.
Il Presidente provinciale CNA Alimentare Alfredo Landucci sottolinea che “Il risultato raggiunto valorizza le peculiarità del settore, in particolare l’accordo ribadisce che il ruolo dell’apprendistato nell’artigianato tradizionalmente rappresento uno strumento fortemente professionalizzante, di trasmissione delle competenze d’elevato valore sociale, oltre a costituire un mezzo di rilevanza strategica per garantire una qualificata e stabile occupazione. Importante l’aumento del numero di ore per l’utilizzo flessibile della manodopera in considerazione delle peculiarità delle produzioni alimentari. Diversi i punti qualificanti anche sulla disciplina dei contratti di inserimento e a termine, ed interessante l’impegno delle parti a lavorare congiuntamente in sede di Commissione Paritetica per un adeguamento e aggiornamento dei profili professionali di un settore in evoluzione e ad alta professionalità. Dopo le firma dell’ accordo – conclude Landucci – auspichiamo l’avvio di una nuova fase di relazioni sindacali per la valorizzazione di un settore strategico per lo sviluppo dell’agroalimentare di qualità e del made in Italy”.