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Commercialista aretino denunciato per appropriazione indebita

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Commercialista aretino denunciato per appropriazione indebita

AREZZO – Scoperti 17 evasori totali e denunciato alla locale Procura della Repubblica un noto ragioniere commercialista per appropriazione indebita aggravata e falsificazione di sigilli: questo il bilancio di una operazione condotta dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Arezzo.

Le indagini, durate circa un anno e mezzo e scaturite a seguito di una denuncia di un contribuente, hanno consentito di appurare che il professionista – G.M. di anni 43 -, nell’esercizio delle proprie funzioni, si è appropriato di circa 50.000 euro consegnatigli dai titolari di piccole imprese aretine affinché provvedesse al versamento delle imposte e dei contributi da loro dovuti al fisco e alla previdenza sociale.

L’Autorità Giudiziaria di Arezzo, ha delegato le fiamme gialle ad effettuare accertamenti bancari al fine di verificare la destinazione finale delle somme sparite.

Gli approfondimenti investigativi hanno consentito di accertare che gli assegni erano stati versati dal professionista su conti correnti a lui riconducibili, piuttosto che essere impiegati per il pagamento degli oneri fiscali e contributivi.

L’atteggiamento del consulente è reso ancor più grave dal fatto che questi, in più circostanze, non ha esitato a fabbricare falsi ed inesistenti certificati di sgravio dell’imposte e dei contributi non versati, riproducendo loghi, intestazioni e firme di funzionari di vari istituti di credito, allo scopo di tranquillizzare i propri clienti che, sempre più pressati dalle cartelle esattoriali, gli chiedevano spiegazione di quanto stava accadendo.

E’ proprio di questi giorni la notizia della condanna a tre anni di reclusione inflitta dal Tribunale di Arezzo al consulente fiscale, a seguito di patteggiamento della pena da parte dello stesso.

I successivi sviluppi operativi hanno purtroppo interessato i clienti del commercialista che sono risultati inadempienti nei confronti del fisco, per una evasione complessiva ai fini della tassazione in materia di imposte dirette di circa 5 milioni di euro e all’IVA per oltre 300 mila euro.