Home Politica Consigliere italiano di Obama: ‘Sarà presto in Italia’

Consigliere italiano di Obama: ‘Sarà presto in Italia’

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DENVER – Se Barack Obama ha saltato l'Italia nel suo recente tour in Europa, e' comunque fortemente intenzionato a visitare il nostro paese. ''E, se eletto, l'Italia sara' tra le sue prime tappe''. Ad assicurarlo all'ADNKRONOS e' Aldo Civico, 40 anni, antropologo, direttore del 'Center for international conflict resolution' alla Columbia University di New York, l'unico italiano che lavora nello staff del candidato democratico. ''Obama -spiega- e' profondamente consapevole del ruolo fondamentale dell'Italia, specie nell'ambito euromediterraneo, nello scenario del Medio Oriente, e per la soluzione della 'questione iraniana'. Trovo molto persuasiva la visione multilaterale di politica internazionale di Obama, di collaborazione e dialogo con gli altri paesi, per affrontare le grandi emergenze del nostro tempo. La riaffermazione di una prospettiva di grande alleanza 'euro-atlantica', il riconoscimento e la valorizzazione del ruolo dell'Europa nello scenario mondiale, di cui il candidato democratico e' portatore, rappresentano una rottura netta rispetto alla politica unilaterale dell' amministrazione statunitense di questi anni".
"Obama – aggiunge Civico – per vincere la corsa presidenziale, per farcela, deve riuscire a convincere gli elettori che il suo messaggio di cambiamento e' ricco di sostanza, di contenuti. Deve quindi entrare nel merito, nel cuore dei temi, e delle proposte, attraverso scelte chiare e persuasive. Un tema cruciale e un valido esempio al riguardo e' quello della promozione internazionale dei diritti umani e della democrazia: sono elementi centrali nel programma e nella visione di politica estera di Barack Obama. Pensando all'America Latina, e in particolare alla Colombia, aree molto significative al riguardo, sulle quali mi sono specializzato, ritengo che la sfida sia quella di passare da politiche basate su una linea di 'contro-insorgenza', di azioni di forza contro focolai e movimenti insurrezionali, a politiche che costruiscano in quello specifico contesto le condizioni per la pace".
Sulla Convention democratica in corso a Denver, il professor Civico appare fiducioso. "John McCain – afferma – e' stato molto efficace, specialmente nell'ultimo mese, nel creare dubbi sulla 'americanità' del suo avversario; la convenzione del partito di Obama sta dissipando questi dubbi, soprattutto sul piano dei valori e dei contenuti. La sfida presidenziale e' sicuramente difficile, ma ci sono tutte le condizioni per vincere e per portare nuovamente un 'democrat' alla Casa Bianca".
Quanto al dibattito in seno al Partito Democratico sugli indirizzi di politica economica e commerciale da adottare per le elezioni di novembre, con un confronto aperto fra una visione maggiormente 'liberista' e una concezione tendenzialmente 'protezionistica', Civico spiega: "Obama vuole certamente assicurare e difendere i diritti dei lavoratori americani, ma non intende per questo chiudere le porte o innalzare barriere agli scambi commerciali con il mondo".