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Consiglio Comunale: L’affidamento del servizio di tesoreria

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Consiglio Comunale: L’affidamento del servizio di tesoreria

L’assessore Giuseppe Marconi ha illustrato la proposta di approvazione dello schema di convenzione per l’affidamento del servizio di tesoreria comunale, che sarà affidato a seguito di gara, rispetto alla quale il Presidente Giuseppe Caroti ha sollevato il problema di recepire alcuni criteri elencati in un atto di indirizzo con cui il Consiglio Comunale si era pronunciato a favore della finanza etica e solidale. Per questo, Caroti ha presentato due emendamenti, una maniera anche per salvaguardare il ruolo del Consiglio Comunale ed evitare che sia disatteso un suo voto.
Nell’atto di indirizzo, sul quale è tornato uno dei promotori, Marco Paolucci (Rc), veniva chiesto all’amministrazione l’amministrazione comunale di attribuire un maggior punteggio, nel momento in cui veniva deliberato l’affidamento del servizio, agli istituti di credito che: indicassero di concedere condizioni favorevoli di credito nei confronti delle piccole-medie imprese, dei soggetti no-profit, dei paese del sud del mondo, ovvero finanziamenti ad associazioni onlus o promotrici di iniziative di banca etica; dichiarassero di considerare anche l’elemento della compatibilità ambientale come condizione necessaria per il finanziamento di attività e iniziative, di non concedere crediti ai propri clienti per attività collegate al settore del commercio delle armi, di non aver sede o essere società controllanti altre società aventi sede in stati riconosciuti come paradisi fiscali, di non aver subito condanne per posizione dominante o per pubblicità ingannevole, per violazione dello statuto dei lavoratori e/o delle norme antiriciclaggio.
L’assessore Marconi ha recepito il secondo emendamento di Caroti. Il testo è il seguente: “Il servizio di tesoreria dovrà essere svolto secondo principi etici con particolare riferimento alla necessità di non far confluire i fondi di tesoreria e gli utili derivanti dalla gestione del servizio in oggetto, nel canale del commercio degli armamenti”.
Guglielmo Borri (Udc) ha a sua volta proposto di aggiungere, con un altro emendamento, di attribuire al momento della gara un maggior punteggio a istituti di credito che abbiano svolto attività di sponsorizzazione a vantaggio di iniziative dirette alla promozione della città di Arezzo nell’ultimo biennio. “Il criterio della territorialità va considerato non solo come territorialità dell’istituto ma soprattutto come territorialità degli interessi, ovvero tenendo conto dell’interesse dimostrato dall’istituto nei confronti del territorio stesso con una serie di interventi diretti e concreti. Non dobbiamo subire semplicemente la normativa europea che rende asettiche le situazioni in tutti i paesi ma renderla quanto più flessibile alle esigenze dei territori poiché la vera crescita dell’Europa passa attraverso la valorizzazione delle comunità e non attraverso la loro sterilizzazione”.
Un ulteriore emendamento di Marco Tulli (Verdi), ha integrato il testo di Caroti chiedendo che i fondi di tesoreria e gli utili derivanti non siamo diretti anche “verso attività lesive della salute, dell’ambiente, dei minori e delle libertà civili”.
L’emendamento di Borri non è stato accolto dalla maggioranza, non tanto per motivi di merito, quanto per garantire legittimità complessiva alla delibera. Tra l’altro, la Giunta ha sottolineato come contenuto equipollente sia comunque previsto nell’articolato.
L’emendamento Borri è stato respinto mentre la proposta di delibera così come emendata approvata dalla maggioranza con 24 voti.