Home Cultura e Eventi Cultura Continuano gli incontri per imparare ‘Ad ascoltare bene’

Continuano gli incontri per imparare ‘Ad ascoltare bene’

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AREZZO – E’ iniziato l’11 Aprile questo inedito corso di formazione per il pubblico dei concerti di musica, con un’ottima risposta di partecipazione. L’inedito taglio – fornire al pubblico gli strumenti per apprezzare appieno un concerto musicale – ha attirato divese decine di appassionati che hanno deciso di seguire il corso proposto gratuitamente dalla Fondazione Guido d’Arezzo in collaborazione con la Casa della Musica di Parma e con la Biblioteca Città di Arezzo che ospita gli incontri.
È ancora possibile prendere parte agli incontri che avranno luogo fino a giugno, ogni appuntamento tratta un tema diverso ed è ancora possibile partecipare (gratuitamente) ai prossimi incontri:

Questi argomenti e docenti del corso:

1) ven. 16 maggio – Maurizio Padovan: La musica medioevale: un’altra musica?
2) ven. 23 maggio – Michele Ballarini: Musica da ridere? Umorismo volontario e involontario
3) ven. 30 maggio – Roberto Bonati: Cos’è il jazz?
4) ven. 6 giugno – Franco Sgrignoli: L’orchestra, da Vivaldi a Sanremo: una delle grandi invenzioni del pensiero occidentale

Il metodo che sarà proposto ai partecipanti non ha nulla a che fare con la tradizionale presentazione di musiche scelte dal repertorio classico e illustrate su basi storico-critiche o analitiche. Si tratta piuttosto di una presentazione al grande pubblico dei più significativi monumenti musicali del passato, appartenenti a ogni genere e forma, collegati al pensiero di tutte le civiltà musicali. Tale presentazione avviene con supporti audio-visivi che facilitano il processo di apprendimento su basi comparative. L’ascoltatore educa così gradualmente il suo gusto musicale e si forma in una propria estetica della ricezione che gli consente di pervenire ad un individuale giudizio critico.
Tale giudizio matura attraverso una guida oculata condotta da esperti di settore che puntano principalmente sulla comunicazione del fenomeno musicale, reso ancor più appetibile attraverso accostamenti opportuni alle altre espressioni dell’arte, della letteratura, del pensiero e dell’estetica.