AREZZO – Sono veramente contenta che Francesco Macrì sia tornato sulla scena politica locale e che abbia finalmente maturato una così forte attenzione ai temi della corretta amministrazione. La memoria di molti era rimasta infelicemente segnata da ricordi legati alla precedente amministrazione Lucherini della quale Macrì era stato autorevole ed innovativo protagonista.
Lo voglio quindi tranquillizzare. Non la sottoscritta ma l’amministrazione comunale e quella provinciale di Arezzo stanno lavorando alla seconda edizione di Play Festival. Lo stanno facendo nel rispetto delle norme legislative e delle regole di bilancio. E, ovviamente, del rispetto dei luoghi principali della città. Né io né altri amministratori hanno parlato della Fortezza o del Prato: stiamo verificando tutte le possibili e migliori sedi per gli spettacoli.
Al consigliere non sarà poi sfuggito il fatto che il bilancio comunale è sintesi e non matrice della progettualità di un’amministrazione locale: adesso siamo nella fase di elaborazione dei progetti e nessuna decisione è stata formalmente assunta per l’edizione 2008 di Play. Apprezzo comunque la grande attenzione che Macrì dedica al Consiglio: leggermente diversa, se la memoria non mi inganna, da quella che lui stesso ed i suoi colleghi di centro destra applicavano quando erano al governo della città. E che le abitudini siano dure a morire lo conferma lo stesso Macrì non ponendo il problema nella sede istituzionale con un’interrogazione ma sulla stampa con un comunicato. Segno evidente che l’azione amministrativa è sempre e comunque subordinata alle necessità di visibilità politica.
Mi permetto infine di sottolineare una piccola nota stonata nella dichiarazione di Macrì e cioè l’appello a convogliare le risorse (tutte? E se non tutte, quante?) verso il sociale. Questo è un Comune che ha fatto delle politiche sociali, in termini di risorse finanziarie ed umane, la sua priorità. Questa è la verità. Fatti e non gabbiani.