Dichiarazione di Stefano Baldi capogruppo di FI per il Pdl in Consiglio Comunale: “Negli ultimi anni la città ha visto indebolirsi le proprie capacità di progettazione e gestione perché la sinistra, con scientifico decisionismo politico, ha deciso di spostare tutti i centri di controllo delle maggiori aziende pubbliche lontani da Arezzo, per favorire logiche economiche consortili, piuttosto che l’interesse pubblico del nostro territorio.
Acqua, sanità, trasporti, quante altre cose dovranno essere cedute a centri di decisione e management lontani dalla nostra città e dalle nostre specifiche necessità? Vogliamo, proprio in tal senso, lanciare un segnale d’allarme anche per il Centro Affari e CPS.
Infatti, la ventilata ipotesi dell’uscita del Comune di Arezzo dall’asse societaria del CPS ci pare il potenziale prologo per un’ulteriore operazione si svendita, magari ad altro soggetto aretino.
Se questo dovesse accadere, se il Comune si sottraesse dalla responsabilità politica di essere parte attiva del CPS, inevitabilmente anche per questo importante settore della vita economica aretina si correrebbe il rischio di vedere la stanza dei bottoni collocata lontana da Arezzo.
Centro Affari e CPS costituiscono, se ben gestiti, il fondamentale volano dell’economia aretina. Il Comune deve essere soggetto attivo e trainante delle scelte in materia di sviluppo economico, lo dove fare in sintonia e sussidiariamente con tutti gli attori pubblici e privati del territorio, lo deve fare confermando la propria presenza nel Centro di Promozione Servizi”.