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Dieci anni di attività per il teatro delle donne

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Dieci anni di attività per il teatro delle donne

AREZZO – Compie dieci anni di attività il Teatro delle Donne, iniziativa finanziata dell’Assessorato alle Pari opportunità della Provincia di Arezzo. "Si tratta di un percorso teatrale incentrato sulle tematiche inerenti alla condizione femminile – spiega l’Assessore provinciale alle pari opportunità Alessandra Dori. Un teatro per le donne perché esse possano confrontarsi liberamente su quelli che sono i temi connaturati alla condizione femminile, perché tutt’oggi le donne sono portatrici dei valori di una società, narratrici in grado di esprimere le sue contraddizioni più profonde e coraggiose sperimentatrici di espressioni possibili. Il Teatro delle Donne nel tempo si è costituito come un punto di riferimento importante per la vita di molte donne che hanno potuto provare l’esperienza straordinaria di realizzare e partecipare alla messinscena di spettacoli più volte replicati, ma anche trovare un appuntamento fisso per potersi incontrare, parlare, per passare insieme un tempo svincolato dalla quotidianità, dallo stress della vita frenetica di tutti i giorni e, in alcuni casi, per sfuggire alla solitudine ed avere occasione di stringere nuove relazioni. Alcune persone infatti, nel corso degli anni, hanno scelto di frequentare il corso pur non potendo o non volendo partecipare allo spettacolo finale che ogni anno viene messo in scena". La serata conclusiva quest’anno è prevista giovedì 5 giugno alle 21.15 al parco del Centro Riabilitazione di Agazzi con lo spettacolo "Scarpe!". L’iniziativa è tenuta in collaborazione con la Circoscrizione Saione che mette a disposizione i locali ed ospita ogni anno lo spettacolo del Teatro delle Donne all’interno della sua rassegna Teatro Aperto. "Le donne che partecipano all’iniziativa – spiega Eleonora Rossi, responsabile del Teatro delle Donne – sono di provenienza culturale più disparata. In questi dieci anni hanno frequentato donne dai cinque ai sessanta anni, studentesse, lavoratrici, disoccupate, madri e single. Lavoro in teatro con le donne da dieci anni e posso dire che sono tutt’oggi quelle che si accollano il peso maggiore nella famiglia, nel gruppo, nella gestione dei rapporti sociali e per questo è faticoso venire incontro alle loro esigenze di tempo e di impegno, ma sono capaci di grande generosità. Lavorare con le donne, soprattutto, significa ritrovare nell’evento teatrale una linfa vitale antica, un senso di vitalità e fertilità. ‘Scarpe!’, lo spettacolo conclusivo di questo decimo anno di attività, è una commedia tratta da una storia vera, la vicenda di una fabbrica in via di chiusura che riesce a riprendersi grazie all’impegno delle operaie e ad una idea del tutto originale. Di fronte ad un certo conservatorismo ed una quasi ottusità degli uomini, le donne manifestano in questa storia la capacità di reinventarsi ed adeguarsi ai cambiamenti del tempo facendo fronte a grandi problemi, in questo caso la perdita del lavoro, con una inventiva ed una creatività che è tutta femminile. Sul contenitore di questa storia, abbiamo inserito i nostri ricordi ed analizzato il rapporto che lega storicamente ed in modo del tutto esclusivo le donne alle scarpe", conclude Eleonora Rossi.