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Difendiamo il nostro ospedale

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Difendiamo il nostro ospedale

AREZZO – In relazione al dibattito in corso sui servizi sanitari in Casentino ed alle preoccupazioni per il futuro dell’ospedale di Zona, La Sinistra- L’arcobaleno intende ribadire, ancora una volta, le proprie posizioni ed i livelli minimi, inderogabili, dei servizi che devono essere garantirti.

1 – La difesa dei servizi sanitari e ospedalieri del Casentino non può essere indipendente dalla difesa del servizio sanitario nazionale pubblico. Non sono credibili, in questa battaglia, forze politiche che si propongono di privatizzare il servizio sanitario, dietro il paravento della concorrenza
La difesa ed il miglioramento del servizio sanitario pubblico per noi è una priorità inderogabile. Purtroppo questo non compare né come priorità, né come obbiettivo di troppe forze politiche che si candidano in questo periodo al governo del paese

2 – La Sinistra Arcobaleno ritiene inopportuna la scelta della Regione Toscana di procedere a continue sperimentazioni e proposte di nuovi modelli organizzativi, che destabilizzano il sistema sanitario, rendono impossibile un reale controllo democratico e, di fatto, portano ad una gestione diretta e centralistica della regione, che espropria i comuni delle loro competenze e del loro ruolo.

3 – Rinnova le sue critiche alla istituzione generalizzata delle Società della salute, con ancora maggior forza dopo le modifiche predisposte alla Legge 40/05, con la costituzione di ben 34 Società della salute cui vanno aggiunte 16 ASL, 3 ESTAV, 1 Arpat. Una ipertrofica presenza di Enti, ad alto costo gestionale, con la conseguente diminuzione di risorse per i Servizi da erogare ai Cittadini. Una confusione di ruoli il cui unico risultato sarà il perpetuarsi di una gestione centralizzata della regione Toscana di tutta la sanità
La separazione, poi, della gestione dell’Ospedale dai servizi territoriali smentisce e rende impossibile ogni reale integrazione

4 – Ritiene grave il fatto che da anni non venga presentato e discusso il PAL, che non è un optional, ma uno strumento obbligatorio per legge ed è l’unico strumento con cui i Sindaci entrano in merito alle scelte programmatiche. Non si tratta di una disfunzione, ma di una scelta che ha permesso alla Regione, tramite le direzioni delle ASL di avviare riorganizzazioni e tagli dei servizi al di fuori di ogni indirizzo che i Sindaci avrebbero dovuto dare

5 – Esprime un giudizio critico sulla inattività della Conferenza dei Sindaci che non ha formulato i propri indirizzi e non ha preteso dalla regione e dalla ASL il rispetto delle leggi e la presentazione del PAL con relativi bilanci e conseguente definizione dei budget di zona. Non ci interessano le buone intenzioni e le dichiarazioni di principio, ma pretendiamo verificare quale budget è assegnato al Casentino e con quali obbiettivi.

6 – Deve essere definita la organizzazione dei servizi territoriali ed in particolare il ruolo del Distretto, le sue funzioni ed il suo budget

7 – Per quanto riguarda il Casentino, poi, nel ribadire l’esigenza della stretta integrazione tra servizi territoriali e ospedale, La Sinistra Arcobaleno chiede che nessuna funzione ospedaliera venga eliminata o ridotta, fino a che non siano attivati i servizi territoriali che la devono sostituire.

8 – Ospedale del Casentino: pretendiamo conoscere con chiarezza quale deve essere il suo ruolo nel futuro: Non ci opponiamo a diversi modelli organizzativi, che tengano conto anche del progresso tecnologico, ma ci opponiamo con fermezza alla tendenza che sembra emergere di una riduzione degli ospedali di zona a poco più di poliambulatori. A tal fine chiediamo che nell’Ospedale di zona vengano mantenute almeno le seguenti funzioni:

– Pronto Soccorso (non il primo Soccorso) h24 con tutte le professionalità previste per il funzionamento di questa struttura, con possibilità di ricovero ed intervento per urgenze. Le attività specialistiche chirurgiche programmate sono accettabili. Ma non è accettabile il limite dei 5 giorni di degenza, che di fatto ridurrebbe il tutto ad interventi ambulatoriali.

– Contestiamo l’idea di dare singole specializzazioni ai diversi ospedali, costringendo i cittadini a viaggiare ed a spostarsi. Chiediamo, invece, che siano le equipe mediche a spostarsi ed a garantire ai cittadini il servizio nell’ ospedale più vicino. Oltretutto non si capirebbe altrimenti l’investimento in sale operatorie all’avanguardia

– Chirurgia e Medicina Generale h 24
– Punto Nascita h24
– Terapia intensiva multidisciplinare
– Specialistica Programmata (es. Ortopedia)
– Diagnostica e Specialistica (Completamento degli strumenti diagnostici, con acquisto e messa in funzione della TAC, senza ulteriori rinvii. Abbassamento delle liste di attesa)
– Ospedale di Comunità ed Hospice
– 2 Postazioni 118 con Medico E.T.

Sul raggiungimento di questi obbiettivi La Sinistra-L’Arcobaleno si impegnerà e vigilerà in tutte le sedi istituzionali, chiedendo l’impegno anche dei propri rappresentanti a livello regionale. E chiede di fare altrettanto alle altre forze politiche. Non sono credibili battaglie locali contraddette, poi, a livello regionale. E questo vale per tutti, maggioranze e opposizione

Per quanto riguarda la nascita del Comitato casentinese, La Sinistra-L’Arcobaleno giudica positivamente la mobilitazione dei cittadini a difesa dei servizi sul proprio territorio ed è sempre disponibile a confrontasti e ad ascoltare le esigenze poste. Ritiene che i Comitati, per essere tali, debbano essere autonomi dalle forze politiche, perché solo così possono svolgere il loro corretto e incisivo ruolo di stimolo, anche utilizzando la nuova legge regionale sulla partecipazione, con la forza di condizionare anche le scelte istituzionali

La Sinistra Arcobaleno, infine, rinnova ancora una volta, la richiesta a tutti i Sindaci del Casentino di convocare i Consigli Comunali per discutere la proposta di PAL, unico documento che impegna la AUSL e la Giunta Regionale, a differenza dei cosiddetti accordi locali, regolarmente disattesi.

Impegniamo i Sindaci ad una attenta politica di verifica e valutazione delle azioni poste in essere dalla AUSL 8, rammentando che compete a loro anche il potere di revoca di fronte ad inefficienze e colpevoli ritardi.

Articlolo scritto da: La Sinistra Arcobaleno