MOSCA – Un Boeing 737 dell'Aeroflot è precipitato nella notte all'altezza di Perm negli Urali. Tutte le 88 persone che si trovavano a bordo, 82 passeggeri e 6 membri dell'equipaggio sono morti. Fra loro 21 cittadini stranieri, fra cui un italiano, come ha confermato la Farnesina.

L'aereo era decollato da Mosca e stava cercando di atterrare a Perm. Le squadre di soccorso hanno trovato le due scatole nere dell'aereo. Secondo quanto ha reso noto Irina Andrianova, portavoce della protezione civile russa, l'aereo ha perso contatto con la torre di controllo non appena raggiunti i 1100 metri di altitudine, in fase di atterraggio. Dopo lo schianto, è esploso.

Il Boeing 737-500 era entrato in servizio nel 1992 per l'Aeroflot. ''Tutti i passeggeri sono morti. Non ci sono state vittime a terra'', ha dichiarato Adrianova.

Nel disastro aereo hanno perso la vita anche 7 bambini. Oltre all'italiano, a bordo vi erano anche 9 azeri, 5 ucraini, un lettone, un americano, un francese, uno svizzero, un tedesco e un turco.

La tragedia è avvenuta intorno alle tre di questa mattina (l'una in Italia). L'aereo era decollato all'1.10 da Mosca ed era in fase di atterraggio a Perm quando è precipitato, forse già in fiamme secondo le prime ricostruzioni dell'incidente.

''L'aereo è stato trovato entro i limiti amministrativi della città di Perm, in una zona disabitata'', ha precisato la portavoce della protezione civile russa, Irina Adrianova. La ferrovia transiberiana è rimasta danneggiata dallo schianto. Sono diverse centinaia le persone impegnate al recupero dei detrici e dei corpi delle vittime in una vasta zona.

Il Presidente russo, Dimitry Medvedev ha ordinato al ministro dei trasporti, Igor Levitin di istituire una commissione di inchiesta per fare luce sulle cause della tragedia aerea.