AREZZO – Lavori diversi, istituti previdenziali diversi? Quale pensione attende coloro che nel corso della loro vita hanno svolto attività diverse e che quindi hanno versato i loro contributi in vari istituti?
“Fino ad oggi – ricorda il Patronato Epasa di CNA – non tutti i contributi versati nei diversi fondi del sistema previdenziale obbligatorio potevano essere completamente utilizzati ai fini pensionistici. Una carriera lavorativa “spezzettata” in più tipi di lavoro (collaboratori, professionisti con o senza albo, lavoratori autonomi, dipendenti privati e pubblici, ecc.) determina una serie di contribuzioni che non sempre possono essere sommate pienamente per calcolare il diritto a pensione, sia ai fini degli anni di contributi validi per l’accesso alla pensione, sia per l’ammontare della pensione stessa”.
Adesso, con lo strumento della totalizzazione rivisto con la Finanziaria 2008, è assicurato un maggior utilizzo di tutti i contributi versati.
Questo provvedimento interessa le seguenti forme di assicurazione gestite da Enti previdenziali: Ago dei lavoratori dipendenti e le forme di previdenza obbligatorie esclusive, sostitutive ed esonerative dell’assicurazione generale stessa (Stato, Inpdap ecc.); gli Enti privatizzati (Casse previdenziali dei liberi professionisti, Enasarco, Enpaia, Inpgi), gli Enti categoriali e pluricategoriali; la gestione separata Inps.
Gli uffici di Epasa CNA sono a disposizione per ogni chiarimento e per una verifica delle situazioni contributive.