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Estetiste: partita la petizione regionale

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AREZZO – Le estetiste della provincia si erano date appuntamento lo scorso 21 gennaio presso il Grand Hotel Adriatico di Firenze per partecipare alla Manifestazione Regionale delle Estetiste Toscane. ‘Scopo dell’incontro quello di chiedere le modifiche al regolamento della Regione Toscana. L'assemblea si è inserita infatti nel proseguo di un lavoro atto a contrastare il Regolamento di attuazione della Legge Regionale 31 maggio 2004 n° 28 che ‘Disciplina le Attività di Estetica, Tatuaggio e Piercing’’ – spiegano Pierluigi Marzocchi Presidente delle Estetiste di Confartigianato Imprese Arezzo e Luca Bichi Presidente dell’Unione Benessere e Sanità di CNA Arezzo – E in effetti dei passi avanti grazie all’incontro sono stati fatti. L’Assessore regionale alla Sanità, Enrico Rossi, ha dichiarato a CNA e Confartigianato toscane la disponibilità a trattare sulle richieste di modifica al Regolamento di attuazione della Legge’.
Come più volte sottolineato dalle Associazioni infatti, il documento richiede a tutti i Centri Estetici della Toscana delle sostanziali modifiche strutturali dei locali (per esempio un lavabo per ogni cabina) da realizzare entro 36 mesi, oltre ad altre limitazioni pratiche ed operativi considerate penalizzanti e difficoltose da realizzare per le aziende esistenti.
Così, dopo il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, CNA e Confartigianato hanno presentato anche una petizione al Presidente della Regione Toscana per salvare un settore che altrimenti sarebbe devastato da una normativa che produrrebbe conseguenze dirompenti su attività in sviluppo, che offre ancora possibilità di occupazione.
‘L’intento dell’Assemblea Unitaria Regionale a cui abbiamo partecipato è stato quello di far sentire, con voce univoca, la protesta di tutte le Estetiste della Toscana – continuano Confartigianato e CNA – e dare inizio alla raccolta firme per una petizione da presentare al Presidente della Regione Toscana. Già numerose sono le adesioni delle estetiste della nostra provincia e se le aspettative saranno confermate in tutta la Toscana il significato della petizione avrà un peso importante. Siamo soddisfatti quindi che l’Assessore regionale Rossi abbia riaperto il confronto sulle modifiche al Regolamento approvato dalla Giunta Regionale il 1° ottobre 2007 e si sia detto disponibile a trattare con noi’.
Questo il risultato dell’incontro avvenuto lo scorso 21 gennaio. Il colloquio si è concluso con l’accordo di un nuovo appuntamento per la metà di febbraio. L’incontro con l’Assessore Rossi è avvenuto dopo l’Assemblea unitaria delle estetiste toscane, promossa da CNA e Confartigianato per protestare contro la legge regionale, a cui hanno partecipato oltre 200 estetiste provenienti da tutta la regione. Fra gli intervenuti Pietro Bai, in rappresentanza di CGIL, CISL, UIL, e Grazia Simone di Adiconsum che hanno condiviso le critiche delle estetiste e aperto nuove strade di collaborazione.
A parlare per tutti restano i numeri: centri estetici in Toscana significa infatti circa 2.000 imprese e oltre 5.000 fra titolari e addetti, attività in sviluppo che offrono ancora possibilità di occupazione, soprattutto al femminile. Oltre il 40% dei centri estetici della Toscana rischia però la chiusura proprio a causa del regolamento di attuazione della legge regionale che nel disciplinarne l’attività introduce, anche per le imprese già operanti, pesanti misure di adeguamento strutturale dei locali di esercizio in tempi estremamente brevi.
‘CNA e Confartigianato non mettono in discussione le norme di gestione sanitaria previste per lo svolgimento delle attività – concludono Pierluigi Marzocchi e Luca Bichi – ma contestano sia l’eccessiva regolamentazione dei requisiti strutturali per le attività in essere (peraltro già rispettose dei regolamenti comunali vigenti) sia la possibilità che alcune attività di estetica possano essere esercitate da personale non qualificato’.